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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Degradation of Neutrophil Extracellular Traps and its impact on thrombolysis

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Le ragnatele create dai neutrofili favoriscono la formazione di coaguli di sangue

La formazione di un coagulo di sangue è un processo complesso. Evidenze crescenti indicano il ruolo funzionale svolto dai neutrofili, le cellule principali dell’immunità innata, in questo processo.

La trombosi, cioè la formazione di coaguli di sangue nelle arterie o nelle vene, è la ragione principale dell’occlusione dei vasi sanguigni, che porta a infarto del miocardio, ictus ed embolia polmonare. Il processo di formazione dei grumi di sangue è determinato all’aggregazione delle piastrine di sangue e dalla formazione di filamenti di fibrina. I normali farmaci antitrombotici prendono di mira proprio questi eventi, cercando di distruggere i grumi. Evidenze recenti indicano che i neutrofili partecipano alla formazione dei coaguli sanguigni attraverso il rilascio di filamenti di DNA che formano strutture simili a ragnatele, chiamate trappole extracellulari dei neutrofili (neutrophil extracellular trap, NET). A questo scopo, i neutrofili smontano il loro nucleo e dispiegano il DNA in lunghi filamenti, che servono da stimolo e da struttura portante per il legame delle piastrine e l’attivazione della fibrina. Di conseguenza, i NET accelerano la trombosi e rendono più stabili i coaguli. Poiché i NET sono associati alla trombosi, possono costituire un nuovo obiettivo terapeutico. Gli scienziati del progetto NET-LYSIS (Degradation of neutrophil extracellular traps and its impact on thrombolysis), finanziato dall’UE, hanno studiato se per ottenere una trombolisi efficiente sia necessario ottenere il degrado dei NET. A questo scopo, hanno analizzato le microangiopatie trombotiche acute (thrombotic microangiopathies, TMA), un gruppo eterogeneo di condizioni potenzialmente mortali caratterizzato da trombosi microvascolari diffuse. Poiché nelle TMA sono stati identificati marcatori dei NET, il consorzio ha ipotizzato che la loro rimozione tempestiva ed efficiente possa prevenire un eccesso di trombosi. Gli scienziati hanno osservato che il plasma dei pazienti TMA non è in grado di degradare i NET in vitro, oltre a mostrare una riduzione dell’attività del DNase. L’aggiunta di DNase1 umano ricombinante al plasma dei pazienti TMA ha ripristinato l’attività di degrado dei NET, indicando che nei pazienti TMA il degrado dei NET mediato dal DNase1 risulta danneggiato. Nel complesso, i risultati ottenuti dallo studio NET-LYSIS sottolineano il ruolo svolto dai NET nella trombosi e suggeriscono che il DNase del plasma potrebbe costituire un nuovo candidato farmacologico per la terapia trombolitica del futuro.

Parole chiave

Neutrofilo, coagulo di sangue, trombosi, filamenti di DNA, trappole extracellulari dei neutrofili, microangiopatie trombotiche acute, DNase

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