Il peso corporeo materno e la supplementazione durante la gravidanza e lo sviluppo del bambino
Il folato e gli acidi grassi polinsaturi ricavati da una dieta sono considerati di estrema importanza per il neurosviluppo. Le conoscenze in tale campo si sono fondate ampiamente sugli animali e su studi a breve termine su animali, retrospettivi, di intervento nutrizionale nell’uomo. Tali dati, accanto ai rari studi di controllo randomizzati eseguiti sull’uomo, presentano risultati controversi. Un progetto denominato NUTRIOMICS (Effects of early programming on child’s neurodevelopmental outcomes), finanziato dall’UE, ha studiato gli effetti di una precoce programmazione (ad esempio la supplementazione di folato e/o acidi grassi) durante la gravidanza. Ha anche esaminato l’influenza sugli esiti neuroevolutivi nei bambini, dovuta al peso corporeo maggiore/all’obesità in associazione con la base genetica. Non sono stati registrati evidenti effetti della supplementazione di acidi grassi e folato sullo sviluppo neurologico dei neonati. È stato dimostrato che livelli superiori di acidi grassi e folato nei bambini al momento del parto potrebbero determinare effetti positivi sul loro sviluppo neurologico in momenti successivi della vita. La supplementazione materna con folato durante la gravidanza ha evidenziato un’influenza sulla programmazione precoce del neonato. Inoltre, il peso corporeo materno ha dimostrato di incidere negativamente sulla programmazione precoce del bambino, con possibili effetti avversi in un secondo momento. I risultati sono stati sintetizzati in dieci documenti scientifici, nove manoscritti e un capitolo di libro. Saranno utili a fornire preziose conoscenze utili a favorire un buono stato di salute, attraverso positive raccomandazioni in materia di dieta e peso corporeo, destinate alle donne in stato di gravidanza.
Parole chiave
Neurosviluppo del bambino, gravidanza, folato, acidi grassi, peso corporeo, programmazione precoce