Un nuovo vaccino nella lotta ai distomi epatici
I distomi epatici rientrano tra i parassiti più di successo in natura, poiché presentano la maggior distribuzione globale in assoluto e il più ampio spettro di ospiti di tutti gli elminti (comunemente noti come parassiti intestinali). La capacità di prosperare della F. hepatica è legata all’efficienza con cui invade il suo ospite (ovini e bovini, nella maggior parte dei casi) e ne sopprime la risposta immunitaria protettiva. Pertanto, il progetto FLUKVAC (Establishing new concepts and approaches for future vaccine development against parasitic pathogens of cattle), si è proposto l’obiettivo di sviluppare un’efficace vaccinazione contro il distoma epatico, bloccando la capacità dei parassiti elminti di sopprimere il sistema immunitario del suo ospite. L’uso di sostanze chimiche per trattare tali vermi non risulta efficace sul lungo periodo, a causa della continua comparsa di parassiti farmacoresistenti. Inoltre, la presenza di residui chimici e antibiotici negli alimenti ha aumentato le preoccupazioni dei consumatori circa il modo con cui vengono prodotti i cibi e riguardo ciò che i consumatori stessi mangiano. Invece, i vaccini non lasciano residui chimici negli alimenti, sono ecocompatibili e risultano accettabili sia per gli utilizzatori che per i consumatori. Per sviluppare nuovi vaccini efficaci contro la fasciolosi negli stadi iniziali, occorre comprendere come il parassita infetti l’ospite ruminante, induca danni ai tessuti e moduli la risposta immunitaria dell’ospite, in particolare nei primi giorni dell’infezione. Alcuni studi hanno dimostrato che, quando il parassita migra attraverso l’epitelio intestinale, non sono evidenti segni clinici, anche se la risposta immunologica viene indotta, come illustrato dal gran numero di immunociti che si infiltrano nella cavità peritoneale. Poiché il parassita migra dall’intestino al fegato tramite il peritoneo, FLUKVAC ha analizzato il liquido peritoneale degli animali contagiati, ottenendo nuove informazioni sulla risposta immunitaria iniziale, sfruttabili per lo sviluppo del vaccino. I dati possono servire anche a identificare proteine specifiche dell’ospite che potrebbero fungere da biomarcatori dell’infezione. L’analisi proteomica del liquido peritoneale ricavato da pecore infette e non infette ha identificato 324 proteine, di cui 31 osservate esclusivamente negli animali infetti. I componenti della matrice extracellulare epatica, tra cui collagene, periostina e la molecola di adesione tra cellule vascolari 1 (VCAM-1) ha evidenziato una maggiore espressione associata alla fasciolosi in fase iniziale. Potrebbe essere un elemento importante nella trasduzione del segnale di risposta immunitaria dell’ospite al danno dei tessuti. FLUKVAC è pertanto riuscito a caratterizzare importanti biomarcatori del danno epatico indotto dal parassita, come la periostina e la VCAM-1, che potrebbero essere utili per la diagnosi e lo sviluppo di un vaccino, allo scopo di ridurre o prevenire epatopatologie.
Parole chiave
Fasciolosi, Fasciola hepatica, FLUKVAC, periostina, VCAM-1