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Contenuto archiviato il 2023-01-01

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La Commissione intende stimolare la concorrenza fra le piattaforme a banda larga

L'UE e gli Stati membri devono promuovere la concorrenza fra le piattaforme per l'accesso ad Internet ad alta velocità, mantenendosi tuttavia neutrali dal punto di vista tecnologico, poiché nessuna tecnologia può garantire una totale copertura a banda larga in Europa. Questo...

L'UE e gli Stati membri devono promuovere la concorrenza fra le piattaforme per l'accesso ad Internet ad alta velocità, mantenendosi tuttavia neutrali dal punto di vista tecnologico, poiché nessuna tecnologia può garantire una totale copertura a banda larga in Europa. Questo è il messaggio che il commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen ha indirizzato ai partecipanti alla conferenza dell'ETNO (Associazione degli operatori di reti di telecomunicazioni europei) sul tema "Fare della banda larga una realtà", tenutasi a Bruxelles il 3 dicembre. "Attualmente l'accesso a banda larga avviene via cavo e ADSL", ha affermato Liikanen. "Ma conosciamo bene il potenziale dei sistemi mobili [di terza generazione], satellitari, a fibra ottica e dei sistemi fissi senza fili. E sappiamo che nessuna tecnologia è in grado di assicurare, singolarmente, la copertura dell'intero territorio dell'UE". Il Commissario ha proseguito avvertendo i partecipanti alla conferenza che la banda larga, da sola, non è in grado di fornire i vantaggi competitivi che l'Europa spera di ottenere, e che il collegamento ad Internet ad alta velocità "dev'essere accompagnato da una riorganizzazione delle imprese e da investimenti nell'ambito delle competenze". Liikanen, inoltre, ha sottolineato che per facilitare l'accesso ai servizi a banda larga potrebbe essere necessario un intervento pubblico nei settori in cui il mercato non riesce a fornire le infrastrutture richieste. Il Commissario ha dichiarato di non volersi dilungare su un articolo apparso nell'edizione del giorno del "Financial Times", contenente un'anticipazione in merito al progetto di relazione della Commissione sul settore delle telecomunicazioni. Secondo l'articolo, in tale documento la Commissione affermerebbe che il mercato delle telecomunicazioni sta registrando livelli di crescita elevati rispetto alla media europea e, pertanto, essa assumerebbe una rigida posizione per quanto concerne la regolamentazione del settore. Liikanen si è limitato ad affermare che occorre attendere la versione definitiva della relazione che verrà pubblicata verso la fine della settimana. Anche Ben Verwaayen, presidente e direttore generale di British Telecom (BT), si è astenuto dal commentare l'articolo, secondo il quale le grandi società di telecomunicazioni come BT probabilmente non accoglieranno di buongrado alcune delle conclusioni formulate dalla Commissione nel documento. Al contrario, Verwaayen si è detto "molto incoraggiato" dalle parole di Liikanen. Verwaayen ha riservato per il Commissario il messaggio più diretto del suo discorso, sottolineando la necessità di definire un quadro normativo chiaro e prevedibile, il quale, a sua volta, incoraggerebbe le società di telecomunicazione e il settore finanziario ad assumersi il rischio di investimenti su vasta scala per diffondere le tecnologie a banda larga. "La banda larga non può essere semplicemente considerata l'ennesimo nuovo prodotto. È lo strumento per uno stile di vita diverso", ha affermato Verwaayen, aggiungendo: "Essa presuppone una totale riorganizzazione delle capacità di rete. Dobbiamo rischiare e investire". Il capo di BT ha messo in guardia contro il rischio di "intraprendere la strada della duplicazione", come ha fatto il settore nel caso delle reti mobili di terza generazione. Egli ha definito insostenibile questo modello commerciale, in quanto responsabile dell'attuale declino del mercato, e ha esortato l'industria ad adottare la strategia della diversificazione. L'ETNO è un'associazione industriale che rappresenta 40 fra le maggiori società di telecomunicazioni di 35 paesi europei. La conferenza dell'ETNO si è svolta due giorni prima della riunione del Consiglio "Telecomunicazioni", prevista per il 5 e 6 dicembre a Bruxelles. In una dichiarazione indirizzata al Consiglio, l'ETNO ha chiesto alla Commissione e alle autorità di regolamentazione nazionali di "adottare un approccio normativo nei confronti dei mercati nuovi ed emergenti, orientato al mercato e favorevole agli investimenti", affermando che "solo la concorrenza fra le piattaforme condurrà ad un modello concorrenziale sostenibile, all'innovazione e alla fornitura di una vasta gamma di servizi ad un prezzo accessibile per i consumatori".

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