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CONTROL OF AROMA COMPOUNDS IN STRAWBERRY

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Fragole a tutto aroma

Chi si lamenta del fatto che le fragole non hanno più il gusto di una volta può consolarsi con un progetto dell’UE che ha studiato il modo in cui i frutti rossi più amati d’Europa potranno riacquistare il loro sapore.

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La coltivazione intensiva per migliorare sodezza, dimensione, resa e resistenza alle malattie delle fragole ha determinato la perdita di aroma da parte del frutto. Ancora peggio, le complessità dei composti volatili (responsabili di aroma e gusto) e della genetica delle fragole hanno scoraggiato i coltivatori a migliorare gli aspetti genetici che ne determinano il sapore delizioso. La sfida per ripristinare il gusto delle fragole è stata raccolta dal progetto IOF FLAVOUR (Control of aroma compounds in strawberry), finanziato dall’UE. L’obiettivo era identificare e caratterizzare i geni che controllano la variazione naturale di composti aromatici chiave e comprendere i meccanismi che ne determinano la concentrazione. Queste informazioni sono state poi utilizzate per tradurre i dati genomici e fenotipici in marker che possono essere utilizzati per selezionare fragole più saporite. I ricercatori hanno applicato i marker molecolari a una mappa genetica del genoma delle fragole per identificare con facilità sezioni del DNA dette loci di caratteri quantitativi (QTL) e geni candidati. Il consorzio ho identificato anche i geni che controllano il contenuto di sostanze volatili essenziali nelle fragole concentrandosi sui QTL, che grazie alla loro stabilità sono adatti alla selezione assistita da marcatori. Gli scienziati hanno identificato il gene chiave FaFAD1, necessario per l’accumulo di gamma-delattone, un composto volatile e aromatico che dona alla fragola un aroma dolce dalle note di pesca. Si è utilizzata una combinazioni di analisi genetica e sequenziamento di nuova generazione per identificare due geni candidati per la variazione del composto volatile aromatico gamma-dodelattone. I dati ottenuti da IOF FLAVOUR con questi differenti approcci sono stati utilizzati per svelare la complessa rete della biosintesi dei composti aromatici e identificare i geni che controllano importanti sostanze volatili. Queste informazioni sono state utilizzate anche per testare se i marcatori associati ai geni siano utili per migliorare l’efficacia e la precisione dei programmi di selezione delle fragole e nello sviluppo di nuovi cultivar con aroma migliorato. Verranno studiati anche i marker sperimentali per scoprire se questi marcatori siano comuni ad altre coltivazioni importanti come le pesche o specie ornamentali come la rosa.

Parole chiave

Fragole, AROMA IOF, FaFAD1, gamma-decalattone, gamma-dodecalattone

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