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Integrated biomolecular methods to control mosquito-borne diseases

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Metodi molecolari per controllare le malattie trasmesse da zanzare

Ogni anno oltre un milione di persone muore a causa di malattie trasmesse da zanzare. Alla luce di tale situazione, occorrono misure efficaci per tenere sotto controllo la trasmissione della malattia.

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Le zanzare sono gli artropodi ematofagi più diffusi in assoluto che infestano l’uomo e altri animali a sangue caldo. Sono responsabili della trasmissione di parassiti e virus che causano un’ampia varietà di malattie, comprese la malaria e la febbre del Nilo occidentale. Negli ultimi 45 anni, l’impiego di pesticidi chimici come il diclorodifeniltricloroetano (DDT) è stato il metodo d’elezione per il controllo delle zanzare, mentre la clorochina, usata come farmaco antimalarico, ha limitato la mortalità legata alla malaria. Tuttavia, gli effetti collaterali deleteri dei pesticidi e la comparsa di zanzare resistenti ai farmaci additano la necessità di approcci alternativi. Le misure per tenere sotto controllo altri artropodi (ad esempio le pulci e gli acari) si sono fondate sull’identificazione e l’uso di antigeni nascosti come candidati vaccini. Adottando un approccio simile, il progetto MOSQUITOBLOCK (Integrated biomolecular methods to control mosquito-borne diseases), finanziato dall’UE, puntava a identificare antigeni nascosti in varie specie di zanzare e valutarne le potenzialità come candidati vaccini, con il fine ultimo di arrestare la diffusione di malattie trasmesse da zanzare su scala globale. I ricercatori hanno identificato le proteasi responsabili della digestione di componenti proteici presenti nel sangue, tra cui la proteina della membrana vitellina, il precursore di proteina iniziale simile a tripsina e chimotripsina II ritrovato nell’Aedes aegypti, l’esterasi intestinale 1, la proteina vettrice di sterolo 2 variante 1 e il precursore di tripsina iniziale nella Culex quinquefasciatus. Le proteine tripsina iniziale, la proteina della membrana vitellina e la proteina vettrice di sterolo 2 variante 1 sia per l’Aedes che per la Culex sono state inserite con esito positivo nel sistema di espressione batterica, espresso e purificato da colture di E. coli. Gli antigeni purificati sono stati utilizzati per produrre anticorpi che, una volta generati, sono stati validati in vitro in termini di capacità di inibire la crescita e la sopravvivenza delle zanzare. In generale, lo studio MOSQUITOBLOCK ha identificato antigeni candidati per lo sviluppo di vaccini antizanzare. Tenendo conto che le malattie trasmesse da zanzare sono diffuse in oltre il 50 % del pianeta, un vaccino antizanzare sarebbe oltremodo utile, determinando effetti socioeconomici notevolmente positivi.

Parole chiave

Malattie trasmesse da zanzare, antigene, vaccino, MOSQUITOBLOCK, proteasi

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