I paesi europei molto distanti da Vanuatu nel "campionato della felicità"
Un nuovo studio effettuato da Friends of the Earth e dalla New Economics Foundation (Nef) ha classificato per la prima volta i paesi in base al loro "Happy Planet Index", un nuovo indice legato alla misurazione del progresso e della felicità globali. Leader a livello mondiale è il piccolo e pacifico Stato insulare di Vanuatu, mentre le nazioni europee sono molto più indietro. I dati sono calcolati basandosi sulla relazione fra tre fattori: aspettativa di vita, "impronta" ecologica (l'impatto sull'ambiente dell'utilizzo di beni e servizi) e espressioni soggettive di benessere. Il prodotto interno lordo (PIL), tradizionale parametro di successo, non è stato utilizzato. Nic Marks è il responsabile del centro per il benessere della New Economics Foundation. "È chiaro che in nessuna delle nazioni elencate nell'Happy Planet Index tutto funziona correttamente. L'indice rivela tuttavia percorsi che dimostrano come sarebbe possibile ottenere vite lunghe e felici per tutti rispettando i limiti dei nostri mezzi ambientali. La sfida è la seguente: siamo in grado di assimilare gli insegnamenti e applicarli? I governi a livello mondiale si sono concentrati troppo a lungo sugli obiettivi. Se hai la mappa sbagliata, difficilmente raggiungerai la tua destinazione", ha dichiarato. La relazione presenta quattro risultati principali: - è possibile avere una vita felice con un impatto ambientale ridotto. La relazione mette a confronto Stati Uniti e Germania, paesi aventi aspettativa e soddisfazione di vita simili, sebbene l'impatto ambientale del tedesco medio sia la metà di quello dell'americano medio; - i paesi con la medesima impronta ecologica possono avere risultati variabili per longevità e benessere. Per esempio, Russia e Giappone hanno impronte ecologiche simili, ma i giapponesi hanno una speranza di vita di 17 anni superiore e sono il 50 per cento più felici; - paesi simili possono presentare differenze profonde in termini di soddisfazione. Moldova e Honduras sono vicini nella graduatoria dell'Indice di sviluppo umano delle Nazioni Unite e hanno aspettative di vita e impronte ecologiche simili. Ciononostante, in Honduras si è due volte più felici; - le nazioni insulari ottengono risultati migliori, presentando un maggiore indice di soddisfazione, un'aspettativa di vita superiore e una minore impronta ecologica, a dispetto di livelli economici simili per le loro regioni. Un altro aspetto fondamentale è costituito dal fatto che nessun singolo paese ha ottenuto ottimi risultati. Lo Stato con il punteggio più alto, Vanuatu, ha conseguito 68,2 punti sui 100 possibili. Gli autori hanno stabilito un obiettivo "ideale", raggiungibile attraverso un livello di soddisfazione ragionevole, una speranza di vita moderatamente elevata e una modesta impronta ecologica. Il paese a conseguire il punteggio più basso è stato lo Zimbabwe, con 16,6. "Siamo abituati a mettere a confronto i paesi valutando unicamente la ricchezza o i commerci effettuati. Esistono tabelle di classificazione internazionali relative ad aspetti che vanno dalla corruzione ai successi sportivi. Tuttavia, l'Happy Planet Index della Nef valuta un aspetto ancor più essenziale, riguardante il relativo successo o fallimento dei paesi nell'offrire ai loro cittadini una vita di buona qualità, rispettando allo stesso tempo i limiti delle risorse ambientali dalle quali dipendono le vite di tutti noi. L'ordine delle nazioni che emerge può apparire assurdo. Ma ciò è dovuto, in larga misura, al fatto che i responsabili politici sono stati fuorviati dai modelli matematici astratti dell'economia la cui relazione con il mondo reale è labile" ha dichiarato il direttore politico della Nef Andrew Simms. La relazione si conclude proponendo una ricetta per accrescere la felicità globale, che prevede l'eradicazione della povertà estrema e della fame, con la cancellazione del debito del terzo mondo, la promozione di una vita piena, che è la chiave della soddisfazione personale, l'individuazione dei limiti ambientali e la pianificazione di politiche tese a lavorare su tali limiti. Un elenco degli Stati membri dell'Unione europea e di alcuni altri paesi in ordine di graduatoria: Bhutan, 13° posto su 178, punteggio HPI 61,1 Cina, 31°, punteggio HPI 56 Malta, 40°, punteggio HPI 53,3 Trinidad e Tobago 50°, punteggio HPI 51,9 Austria, 61°, punteggio HPI 48,8 India, 62°, punteggio HPI 48,7 Brasile, 63°, punteggio HPI 48,6 Italia, 66°, punteggio HPI 48,3 Paesi Bassi, 70°, punteggio HPI 46 Cipro, 72°, punteggio HPI 46 Lussemburgo, 74°, punteggio HPI 45,6 Belgio, 78°, punteggio HPI 44 Slovenia, 79°, HPI score 44 Germania, 81°, punteggio HPI 43,8 Croazia, 82°, punteggio HPI 43,7 Giappone, 95°, punteggio HPI 41,7 Danimarca, 99°, punteggio HPI 41,4 Regno Unito, 108°, punteggio HPI 40,3 Canada, 111°, punteggio HPI 39,8 Irlanda, 113°, punteggio HPI 39,4 Polonia, 114°, punteggio HPI 39,3 Svezia, 119°, punteggio HPI 38,2 Romania, 120°, punteggio HPI 37,7 Ungheria, 121°, punteggio HPI 37,6 Finlandia, 123°, punteggio HPI 37,4 Repubblica ceca, 128°, punteggio HPI 36,6 Francia, 129°, punteggio HPI 36,4 Slovacchia, 132°, punteggio HPI 35,8 Grecia, 133°, punteggio HPI 35,7 Portogallo, 136°, punteggio HPI 34,8 Bulgaria, 145°, punteggio HPI 31,6 Lituania, 149°, punteggio HPI 29,3 Stati Uniti, 150°, punteggio HPI 28,8 Lettonia, 160°, punteggio HPI 27,3 Russia, 172°, punteggio HPI 22,8 Estonia, 173°, punteggio HPI 22,7