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La Commissione sottopone a revisione gli orientamenti sugli aiuti di Stato per promuovere gli investimenti di capitale di rischio nelle PMI

La Commissione europea ha sottoposto a revisione i propri orientamenti sulle norme in materia di aiuti di Stato per migliorare l'accesso agli investimenti di capitale di rischio da parte delle piccole e medie imprese (PMI). Le parti interessate hanno accolto con favore le nuov...

La Commissione europea ha sottoposto a revisione i propri orientamenti sulle norme in materia di aiuti di Stato per migliorare l'accesso agli investimenti di capitale di rischio da parte delle piccole e medie imprese (PMI). Le parti interessate hanno accolto con favore le nuove norme, che a loro avviso contribuiranno notevolmente a dare impulso all'innovazione. Il capitale di rischio consiste in un finanziamento sotto forma di capitale proprio a favore di imprese nelle fasi iniziali del loro sviluppo. Il finanziamento pubblico di misure relative al capitale di rischio è considerato necessario a causa della "carenza di capitale proprio" che contraddistingue molte imprese, in particolare le PMI, che non riescono ad accedere ai finanziamenti per espandere le proprie attività. Tuttavia, in virtù dei potenziali vantaggi commerciali che ne potrebbero derivare, il capitale di rischio a sostegno pubblico deve essere controllato per garantire che non provochi distorsioni sul mercato, che non crei un'assenza di incentivi, o che non scoraggi altri potenziali investitori dal mettere a disposizione il loro capitale. Pubblicati il 19 luglio, gli "Orientamenti sugli aiuti di Stato per promuovere gli investimenti di capitale di rischio" forniscono le condizioni che devono soddisfare le misure in termini di capitale di rischio promosse dal settore pubblico a favore delle PMI per ricevere l'autorizzazione della Commissione. Gli orientamenti, che sostituiscono una comunicazione del 2001, chiamano in causa il cosiddetto approccio delle "soglie di sicurezza" o della "valutazione leggera", che consente alle PMI di ricevere fino a 1,5 milioni di euro di finanziamenti comuni pubblici e privati entro un anno. Si tratta di un incremento del 50 per cento rispetto alla soglia precedente ed è una misura destinata a riflettere adeguatamente il livello attuale di carenza di capitale proprio nell'UE. Tra le altre condizioni che devono essere soddisfatte ai sensi di tale valutazione "leggera" figurano una quota del 70 per cento degli strumenti di capitale rispetto a quelli di debito, e un contributo minimo del 50 per cento da parte di investitori privati. Qualora una misura relativa al capitale di rischio promossa dal settore pubblico dovesse superare la suddetta soglia, dovrà essere oggetto di una valutazione economica più dettagliata, in cui dovranno essere prodotte le prove di un fallimento del mercato. La decisione di sviluppare una procedura di valutazione economica a due livelli rappresenta l'approccio economico generale perfezionato adottato dalla Commissione nel piano d'azione per gli aiuti di Stato. L'Unione europea dell'artigianato e delle piccole e medie imprese (UEAPME) si è espressa a favore delle nuove norme e le ha definite "un miglioramento notevole rispetto alla comunicazione del 2001 sullo stesso tema, e un elemento importante per compensare le lacune normative e del mercato nell'area dell'innovazione". L'approccio della Commissione di esigere che per lo meno il 50 per cento del capitale provenga da fonti private è stato accolto con favore. "[Tale approccio] garantirà che le decisioni sugli investimenti siano guidate dal profitto e che i fondi di capitale di rischio vengano gestiti su una base commerciale", ha dichiarato Gerhard Hümer, direttore per la politica economica e fiscale dell'UEAPME. "Gli orientamenti consentiranno inoltre l'impiego del denaro pubblico per aumentare la redditività o diminuire i rischi per gli investitori privati". Secondo l'UEAPME, gli orientamenti potrebbero tuttavia essere più semplici e snelli e garantire un'esenzione in blocco per tutte le misure relative alle "soglie di sicurezza" fino a determinato limite, ad esempio 1 milione di euro, consentendo di ridurre le lungaggini burocratiche e assicurare una gestione più rapida degli aiuti di Stato correlati al capitale di rischio. L'altra carenza dei nuovi orientamenti, secondo l'UEAPME, consiste nel fatto che sono incentrati esclusivamente sulle misure relative al capitale di rischio per PMI innovative e a crescita rapida. Se da una parte è vero che tali aziende sono penalizzate da un'evidente carenza di capitale proprio, quasi tutte le PMI devono fare i conti con una generale "carenza finanziaria", e devono poter accedere con maggiore facilità alle misure di finanziamento del debito, che purtroppo sono escluse dal campo di applicazione dei nuovi orientamenti. "Auspichiamo che gli Stati membri sfruttino appieno gli orientamenti per incoraggiare gli investimenti di capitale di rischio e colmare la carenza in termini di risorse proprie che attualmente penalizza le PMI europee più innovative. Ci attendiamo inoltre che la Commissione europea produca un nuovo insieme di orientamenti sugli aiuti di Stato per il debito e gli strumenti ad esso equiparabili, un complemento ideale delle nuove norme sul capitale di rischio e un modo per migliorare ulteriormente l'accesso ai finanziamenti da parte di tutte le piccole e medie imprese", ha concluso Gerhard Hümer. Per quanto riguarda altre notizie correlate, la Commissione ha approvato due programmi di aiuti di Stato per l'innovazione. Il primo è un programma per mobilitare l'innovazione sviluppato dall'agenzia nazionale francese per l'innovazione industriale (AII). Istituita nel 2005 con un bilancio annuale di 1 miliardo di euro, l'AII è incaricata di selezionare, finanziare e valutare programmi strategici di ampio respiro che, guidati da un'azienda leader, riuniscono grandi società industriali, PMI e laboratori di ricerca. L'obiettivo è la creazione di un nuovo prodotto o servizio ad alta tecnologia entro cinque-dieci anni. Benché considerati in linea con il quadro comunitario per gli aiuti di Stato a favore di ricerca e sviluppo (R&S), i programmi dell'agenzia saranno oggetto di continuo controllo da parte della Commissione. "[D]ato il loro potenziale impatto sulla concorrenza, i programmi dovranno essere notificati singolarmente alla Commissione prima di poter essere avviati. La Commissione verificherà in particolare che gli aiuti forniti dall'agenzia non vadano a discapito degli interessi di altri concorrenti europei", ha dichiarato il commissario per la Concorrenza Neelie Kroes. Il secondo programma approvato consiste in 4,6 milioni di euro di aiuti di Stato che la provincia olandese di Gelderland ha intenzione di stanziare a favore di iniziative che esplorano nuovi modi per proteggere l'ambiente e rendere i trasporti pubblici più efficienti e vicini agli utenti. La Commissione condivide il parere della provincia olandese secondo cui gli attuali titolari di licenze di servizi di trasporto pubblico stavano sottoinvestendo nella protezione ambientale e nei trasporti innovativi, e pertanto l'intervento degli aiuti di Stato è stato considerato necessario per correggere "il fallimento del mercato".

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