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Galileo supera l'ultimo ostacolo normativo

Il Parlamento europeo ha approvato un regolamento che fissa le norme di appalto e le prescrizioni in materia di sicurezza per Galileo, il sistema di navigazione satellitare europeo. L'accordo permetterà di rendere il sistema totalmente operativo entro il 2013. Con 607 voti a...

Il Parlamento europeo ha approvato un regolamento che fissa le norme di appalto e le prescrizioni in materia di sicurezza per Galileo, il sistema di navigazione satellitare europeo. L'accordo permetterà di rendere il sistema totalmente operativo entro il 2013. Con 607 voti a favore, 36 contrari e 8 astensioni, i parlamentari europei hanno posto fine a vari mesi di estenuanti trattative tra le Istituzioni su un piano per rilanciare Galileo, dopo che nel 2007 un consorzio di aziende private si era ritirato dal progetto. 'Stiamo mandando all'Europa e al mondo intero un chiaro segnale per far sapere che siamo ancora fermamente impegnati a fornire a tutti i cittadini e aziende europee un servizio di navigazione satellitare di elevata qualità entro il 2013. Verranno creati nuovi posti di lavoro e l'Europa occuperà il posto che le spetta tra le potenze mondiali tecnologicamente all'avanguardia', ha dichiarato l'attuale presidente del Consiglio Trasporti dell'UE, il ministro sloveno dei trasporti Radovan Zerjav. In base al nuovo accordo, il compito di raccogliere i 3,4 miliardi di euro necessari per realizzare l'infrastruttura iniziale di Galileo incomberà unicamente all'UE, anche se non sono da escludere contributi finanziari degli Stati membri e di Stati terzi. In termini d'influenza, la Comunità sarà proprietaria al 100% del progetto. Il regolamento prevede la creazione di un GIP (Galileo Inter-Institutional Panel), con la partecipazione di rappresentanti della Commissione europea, del Parlamento europeo e del Consiglio, per supervisionare la realizzazione di Galileo e di EGNOS (European Geostationary Navigation Overlay Service). Il regolamento precisa inoltre le norme di appalto pubblico per il progetto. I contratti di costruzione delle infrastrutture verranno raggruppati in sei pacchetti: ingegneria del sistema, stazioni operative terrestri, stazioni di controllo terrestri, satelliti, lanciatori e operazioni. Le aziende non potranno partecipare a più di due pacchetti. Per evitare di dover dipendere da un fornitore unico, i parlamentari europei hanno deciso che dovrà essere adottato un sistema di doppia fornitura, in base al quale per ogni singolo prodotto si farà ricorso a due diverse fonti. Il regolamento precisa inoltre che almeno il 40% delle attività complessive dovrà essere subappaltato ad aziende che non appartengano all'azienda capofila di un pacchetto. Il nuovo regolamento precisa anche le procedure di sicurezza del progetto, e chiede un accesso controllato alle tecnologie per garantire la sicurezza di Galileo ed EGNOS. Precisa inoltre che gli Stati membri dovranno definire le loro proprie norme di sicurezza, simili a quelle di EURATOM, per fare in modo che le informazioni sui due programmi restino segrete. In caso di pericolo per la sicurezza, potrà essere intrapresa un'azione comune nell'ambito della PESC (politica estera e di sicurezza comune). L'Autorità di vigilanza (GSA) sul GNSS (Global Navigation Satellite System) europeo sarà responsabile dell'implementazione delle procedure e degli audit sulla sicurezza del sistema. Con il nuovo regolamento, Galileo sembra avere ripreso lo slancio per un completo funzionamento entro il 2013. Nel frattempo sono in corso i preparativi per lanciare, a fine aprile, il secondo satellite sperimentale del progetto.

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