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Contenuto archiviato il 2023-03-16

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Il satellite GPS aiuta gli scienziati a seguire gli elefanti asiatici in via di estinzione

Sviluppatori e bracconieri non conoscono limiti quando si tratta degli elefanti asiatici. Questo enorme mammifero sta perdendo terreno nella sua lotta per la sopravvivenza. Questa creatura non solo è ricercata per le sue zanne, ma ha anche perso il suo habitat naturale man man...

Sviluppatori e bracconieri non conoscono limiti quando si tratta degli elefanti asiatici. Questo enorme mammifero sta perdendo terreno nella sua lotta per la sopravvivenza. Questa creatura non solo è ricercata per le sue zanne, ma ha anche perso il suo habitat naturale man mano che nuovi insediamenti, strade e campi continuano ad apparire. A rendere le cose ancora più difficili c'è il fatto che questo elefante è stato classificato come in pericolo di estinzione dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) sin dal 1986. Un team di ricercatori britannici e malesi sta attualmente seguendo alcuni degli elefanti rimasti nello stato asiatico per valutare l'efficacia delle pratiche di conservazione e gestione degli elefanti del governo della Malesia. I ricercatori della University of Nottingham Malaysia Campus (UNMC) e del Dipartimento malese di parchi faunistici e nazionali stanno usando i più recenti sistemi di posizionamento globale (GPS) e le tecnologie di comunicazione via satellite per il loro studio. 100 anni fa nella Penisola malese vivevano migliaia di elefanti selvatici. Il loro numero attuale non arriva ai 1500. Dal 20° secolo, circa la metà della foresta che copre la Penisola malese è andata perduta. Il Ministero malese delle risorse naturali ha creato legami con l'UNMC e 10 altre università del paese per far funzionare il progetto di ricerca quinquennale "Gestione ed ecologia degli elefanti malesi" (MEME). Il dott. Ahimsa Campos-Arceiz della Facoltà di geografia dell'UNMC, che coordina il progetto, ha detto: "Se perdiamo gli elefanti perdiamo un elemento unico degli ecosistemi tropicali. Quando gli elefanti camminano calpestano il terreno e hanno un impatto sulla foresta che nessun altro animale ha. Quando gli elefanti mangiano, modificano la struttura della vegetazione, rilasciando parti di piante che possono essere consumate da altri erbivori. Quando gli elefanti mangiano la frutta, ne disperdono i semi. Insomma gli elefanti creano un'eterogeneità dell'habitat e promuovono la rigenerazione della foresta. Tutto ciò andrà perduto e avremo un ecosistema molto più semplificato, meno elastico e che avrà perso molta della sua diversità." Il team prevede di generare informazioni sui movimenti degli elefanti nei loro habitat naturali e su come reagiscono alla traslocazione, un metodo usato per spostare gli elefanti dalle zone di conflitto uomo-elefante. I ricercatori dicono di essere impegnati anche nell'esame di tecniche non invasive per estrarre l'acido deossiribonucleico (DNA) e gli ormoni dalle feci dei mammiferi. Queste informazioni potrebbero essere usate per sviluppare strategie efficaci per alleviare il conflitto tra uomo ed elefante e fornire informazioni sulla funzione ecologica degli animali nelle foreste pluviali tropicali. Sarà sviluppata una strategia di conservazione basata sulle informazioni ottenute dai ricercatori. Un totale di 50 elefanti sono provvisti di dispositivi di localizzazione GPS e via satellite. I ricercatori hanno in programma di tenere d'occhio le reazioni degli elefanti ai cambiamenti del loro habitat e alla traslocazione. Il collare GPS aiuta il team a seguire gli animali sul campo usando segnali radio a frequenza molto alta (VHF) o una connessione internet dove presente. Il sostegno per questo progetto proviene da Danimarca, Singapore e Stati Uniti.Per maggiori informazioni, visitare: Università di Nottingham: http://www.nottingham.ac.uk/ Dipartimento malese dei parchi faunistici e nazionali: http://www.wildlife.gov.my/

Paesi

Malaysia, Regno Unito

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