Costruire i veicoli sottomarini autonomi del futuro
Con oltre 89 000 km di costa, l’Europa è sempre stata strettamente legata agli oceani e ai mari. Per comprendere meglio queste acque, negli ultimi 20 anni si è assistito a un drastico aumento della robotica marina. Utilizzati per tutto, dalle indagini ambientali alla ricerca scientifica, alla prospezione di petrolio e gas, la sorveglianza delle frontiere, l’ispezione delle infrastrutture e l’agricoltura, quello dei sistemi subacquei è tra i settori più preziosi del mercato della robotica. Eppure, nonostante tale importanza, la diffusione di massa della robotica marina è stata limitata a causa dei costi, della complessità e dei vincoli tecnologici. Ed è qui che entra in gioco il produttore di droni sottomarini Nido Robotics che, con il supporto dell’UE, sta lavorando allo sviluppo di Sibiu HCEV, un rivoluzionario robot elettrico sottomarino che consentirà alle aziende di sfruttare la tecnologia robotica più all’avanguardia in un formato sicuro e di facile utilizzo. «Una volta ultimato, questo robot sarà un po’ come la Tesla dei mari», afferma Roy Petter Dyrdahl Torgersen, fondatore e amministratore delegato di Nido Robotics, nonché coordinatore del progetto Sibiu HCEV, finanziato dall’UE. «Ciò consentirà alle aziende che operano nell’ambito dell’economia blu di guadagnare in efficienza e, in definitiva, di fornirci una migliore comprensione dell’ambiente sottomarino».
Un veicolo ibrido comandato a distanza
L’obiettivo principale del progetto era quello di sviluppare un veicolo ibrido comandato a distanza (HROV, Hybrid Remotely Operated Vehicle), insieme alle necessarie tecnologie di base. Sibiu HCEV, che è in grado di svolgere autonomamente missioni specifiche, è progettato per modificare automaticamente i parametri in base alle necessità. Il robot può anche essere pilotato a distanza. «Questo nuovo robot permetterà a settori quali quello marittimo, dell’acquacoltura, quello petrolifero e del gas, e alla comunità scientifica, solo per citarne alcuni, di automatizzare attività quali l’ispezione, la manutenzione, la riparazione e la raccolta dati», spiega Torgersen. Oltre allo sviluppo del robot in sé, il progetto ha condotto un’intensa ricerca di mercato sul segmento globale dei veicoli sottomarini senza equipaggio. «Con una migliore comprensione del mercato, possiamo prendere decisioni valide su come adattare Sibiu HCEV per poter competere sul mercato internazionale», afferma Torgersen. Ad esempio, durante la ricerca di mercato, il team del progetto ha scoperto che alcune delle tecnologie di base del sistema erano protette da brevetti. Per questo motivo, l’azienda ha dovuto accelerare le attività di ricerca e sviluppo in alcune aree e modificare l’approccio generale in altre.
Leader globale in sistemi robotizzati intelligenti
Nido Robotics punta a diventare un leader globale nella produzione di robot intelligenti e dei loro sottosistemi e, secondo Torgersen, con questo progetto l’azienda è sulla strada giusta per raggiungere l’obiettivo: «Il progetto ci ha permesso di allargare il team a persone sorprendenti. Uno dei valori inaspettati ottenuti dal progetto è stato il supporto all’accelerazione aziendale, che si è rivelato estremamente prezioso per la nostra azienda». Torgersen prevede che Sibiu HCEV arrivi sul mercato entro il 2021. «Il lancio di questo robot sottomarino sarà un’importante pietra miliare per la nostra azienda, che ci metterà in una posizione di leadership nel mercato europeo e che creerà un valore sostanziale per le aziende che operano nell’economia blu», aggiunge Torgersen.
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