Un’app di traduzione dà una mano agli utenti della lingua dei segni
A livello europeo, circa una persona su 1 000 utilizza la lingua dei segni. Se ciò permette loro di comunicare con altri utenti della lingua dei segni, le persone affette da sordità si trovano di frequente emarginate in ambienti pubblici a meno che non sia presente un interprete. Il progetto Accessible Translation (AT) (sito web in turco) si propone di fornire servizi di traduzione in tempo reale basandosi su avatar digitali. «Molte applicazioni della concorrenza sviluppate in questo ambito fanno affidamento su apparecchiature quali guanti, sensori, ecc.», afferma Özer Çelik, coordinatore del progetto AT. «Accessible Translation funziona su tutte le piattaforme senza il bisogno di un hardware specifico». È possibile eseguire l’applicazione su qualsiasi dispositivo collegato a Internet provvisto di fotocamera, quali smartphone o tablet.
Apprendimento automatico
All’interno dell’app, realizzata dall’azienda turca Nevisoft IT Technology Industries, i gesti nella lingua dei segni del relatore sono acquisiti dalla fotocamera tramite intelligenza artificiale e convertiti in parole singole. Successivamente entra in azione un modulo di elaborazione del linguaggio naturale che traduce le parole in frasi coerenti e lette ad alta voce o visualizzate in forma testuale. Secondo Çelik, la struttura grammaticale della lingua dei segni è piuttosto diversa dalla struttura grammaticale del linguaggio parlato. «Nella lingua dei segni non esistono concetti come prefissi o suffissi, mentre i concetti di tempo sono espressi in parole», spiega. Per questo motivo, l’app si occupa anche di tradurre il linguaggio parlato nella lingua dei segni per utenti affetti da sordità anziché trascriverlo semplicemente in forma testuale. «Poiché il vocabolario della lingua dei segni è molto essenziale se paragonato al linguaggio parlato, le persone con disabilità uditive hanno difficoltà a capire il testo perché non conoscono così tante parole scritte», afferma Çelik. «La soluzione migliore e più concreta rimane quindi la traduzione nella lingua dei segni». Durante la traduzione i segni sono eseguiti da un attore filmato, piuttosto che da un’animazione. «Siamo arrivati alla conclusione che sia necessario utilizzare un modello umano reale per aumentare il grado di comprensione della lingua dei segni», osserva Çelik, spiegando come le animazioni non riescano a cogliere in modo adeguato le sfumature nei gesti delle mani e nelle espressioni del viso.
Affermazione a livello internazionale
In tutto il modo sono in uso oltre 200 tipi diversi di lingue dei segni. Dopo aver inserito quelle più diffuse, tra cui la lingua dei segni internazionale, al servizio offerto da AT ne saranno aggiunte altre su richiesta dei clienti. Sulla base del portfolio dei servizi proposti, il sistema si rivolge alle aziende con persone affette da sordità o disturbi uditivi, tra cui banche, università e ospedali. Çelik afferma che il finanziamento dell’UE ha svolto un ruolo fondamentale nel preparare l’azienda a entrare nel mercato europeo: «La ricerca sulla fattibilità, la definizione di potenziali partenariati, il miglioramento del modello aziendale e la ricerca di canali di vendita sono stati effettuati grazie al finanziamento ricevuto». Çelik afferma che l’azienda sta inoltre elaborando nuovi prodotti, tra cui un’applicazione che permette agli utenti della lingua dei segni di conversare al telefono con persone che non conoscono la lingua dei segni. «Il nostro principale obiettivo è diventare un’azienda di spicco in grado di risolvere i problemi di comunicazione riscontrati da persone affette da disturbi uditivi. In questa prospettiva, ci stiamo impegnando ad affermarci a livello internazionale».
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