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Deep Forestry Drones - revolutionising forestry mapping and analysis with artificial intelligence

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Se un albero cade nella foresta, questi droni lo individueranno

Una flotta di droni in grado di riprodurre su una mappa ogni albero di una foresta renderà più potente, più autonoma e più sostenibile la silvicoltura commerciale.

Alimenti e Risorse naturali icon Alimenti e Risorse naturali

Circa il 5 % delle foreste di tutto il mondo si trova nell’UE, con un’estensione totale che si aggira intorno ai 183 milioni di ettari, e grazie a una gestione responsabile la superficie forestale dell’Unione europea si sta estendendo. Tuttavia, la gestione di tali aree richiede un intenso lavoro ed è soggetta a errori, una situazione che il progetto DFD si augura di cambiare.

Un gemello digitale

«L’idea è nata mentre ascoltavo alcuni amici che possiedono delle aree forestali: trovavano frustrante il fatto che le stime sulla quantità di legname non fossero precise», afferma Levi Farrand, coordinatore del progetto DFD. «Ho pensato: è possibile calcolare questi dati matematicamente». Solitamente, le stime sul legname sono effettuate dai lavoratori forestali presenti sul campo e sono basate su visite condotte in circa il 10 % dell’area forestale. La soluzione di Farrand è un nuovo tipo di drone che vola nell’area forestale sotto le chiome degli alberi, muovendosi autonomamente fra le piante, e che trasporta un’apparecchiatura lidar in grado di produrre una mappa della foresta. «Per un essere umano creare una mappa dell’intera foresta non è economicamente fattibile: sarebbe necessario indicare letteralmente ogni singolo albero su una mappa», spiega Farrand. «Noi forniamo ai silvicoltori che lavorano sul campo un nuovo strumento che permetterà di creare dei gemelli digitali tridimensionali di intere foreste».

Informazioni contestuali

La start-up di Farrand, Deep Forestry, sfrutta la tecnologia di telerilevamento divenuta disponibile grazie all’affermarsi dei veicoli autonomi. «Fino a oggi tale tecnologia non era disponibile: abbiamo lavorato alcuni anni al progetto, in attesa che essa giungesse fra noi», osserva. Grazie al sostegno del programma Orizzonte 2020 dell’UE, Farrand ha potuto svolgere un importante lavoro di sviluppo commerciale. «Abbiamo passato molto tempo a incontrare le aziende di persona e ciò ci ha aiutato enormemente. Abbiamo consolidato i nostri prezzi: una cosa molto difficile da fare», aggiunge Farrand. Oltre a generare mappe 3D delle foreste, Deep Forestry ha prodotto un algoritmo di apprendimento automatico 3D per interpretare i dati ottenuti. Ciò non solo produrrà delle stime del legname disponibile, identificando i luoghi in cui gli alberi crescono meglio, ma fornirà anche informazioni contestuali per i coltivatori commerciali.

Una strozzatura dei dati

«Siamo in grado di dire “qui ci sono alcune specie protette”, oppure “attenzione a questa zona paludosa, non portare un’abbattitrice in quest’area per non danneggiare il macchinario e l’ecosistema”», spiega Farrand. «Vi è dunque un aspetto legato alla sostenibilità». Le ricognizioni effettuate dai droni possono inoltre essere impiegate per convalidare le immagini satellitari attraverso dati di verità a terra, espandendo così su scala globale il raggio d’azione dei dettagli forniti dai nuovi droni. Farrand sottolinea che l’obiettivo non è quello di rimpiazzare i lavoratori: «Ogni giorno, grazie ai nostri droni, ogni lavoratore sul campo dell’UE potrà raggruppare dati 3D relativi a 5-10 ettari. Stiamo uscendo da una storica strozzatura dei dati». I dati raccolti dai droni renderanno ciascun lavoratore sul campo più rilevante per le aziende di silvicoltura, rafforzando tale settore lungo tutta la catena del valore. Ora Deep Forestry intende presentare domanda per un finanziamento di fase due, così da far crescere l’azienda. «Abbiamo completato lo sviluppo tecnologico, il prototipo funziona e l’abbiamo collaudato sul campo con dei clienti paganti, ma quel prototipo è costruito con nastro autoadesivo e fascette fermacavo», afferma. Nell’immediato, dunque, il suo obiettivo è passare dal prototipo al prodotto e dalla vendita delle ricognizioni con droni come progetti pilota dimostrativi a un sistema di fatturazione per ettaro scalabile a livello globale.

Parole chiave

DFD, Deep Forestry, legname, drone, campo, 3D, mappa, lidar, chiome, sostenibile, protetto, specie

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