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Driving Investment in Energy Efficiency through Energy Savings Insurance in Europe

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Rischio ridotto per le PMI che investono in efficienza energetica

Il progetto ESI Europe propone una soluzione chiavi in mano per le imprese, in particolare PMI, che hanno intenzione di investire in efficienza energetica riducendo al massimo il rischio collegato ai vari interventi. Questo approccio è stato già presentato a molte PMI in Italia, Portogallo e Spagna ed è inoltre sostenuto da importanti compagnie assicurative e istituti finanziari.

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Le PMI possono essere un motore di innovazione, ma per loro l’efficienza energetica è spesso difficile da realizzare. Effettuato l’investimento, infatti, non si può tornare indietro e si hanno pochissime certezze su cosa ci si potrà attendere alla fine del processo. La spesa iniziale, spesso molto elevata, alla fine ripagherà? Ci si può davvero fidare delle promesse di risparmio fatte dai fornitori di tecnologia o dalle società di servizi energetici (ESCO)? Per le imprese, la scelta più semplice e sicura di fronte a queste domande è spesso non investire e mantenere il loro status quo. Come spiega Daniel Magallon, amministratore delegato della Basel Agency for Sustainable Energy (BASE): «Le PMI normalmente danno la priorità agli investimenti più vicini alla loro attività principale. In tal modo, controllano meglio i rischi e i rendimenti ed evitano di sprecare risorse già limitate.» In qualità di coordinatore del progetto ESI Europe (Driving Investment in Energy Efficiency through Energy Savings Insurance in Europe), Magallon crede nell’assicurazione del risparmio energetico (ESI è infatti l’acronimo di Energy Savings Insurance) come soluzione per fornire alle PMI maggiori garanzie di ritorno sugli investimenti in efficienza energetica e aggiunge: «ESI riduce i rischi, in quanto garantisce e assicura risparmi energetici. Il modello presenta quattro componenti principali: un modello di contratto cliente-fornitore; una fideiussione assicurativa offerta da una società di assicurazione; un parere tecnico sul progetto rilasciato da un ente di validazione indipendente; l’accesso a diverse fonti di finanziamento competitivo fornite da istituti finanziari locali». Oltre a questa combinazione unica di meccanismi, un’ulteriore innovazione di ESI risiede nel suo cosiddetto sistema informativo di gestione (MIS, Management Information System). Questa piattaforma basata sul web riporta e monitora le prestazioni di ogni progetto. Oltretutto, utilizza la tecnologia blockchain per garantire l’immutabilità e la sicurezza delle operazioni. Il MIS consiste in sostanza in una piattaforma per facilitare lo scambio di informazioni tra le parti interessate. «Il fornitore di tecnologie elabora e carica sulla piattaforma le relazioni sulle prestazioni dell’apparecchiatura, che il cliente può approvare o rifiutare. L’ente di validazione gestisce e verifica le relazioni quando necessario e le assicurazioni e gli istituti finanziari hanno visibilità sulle prestazioni dei progetti che supportano», osserva Magallon.

Attirare le PMI

Lo scopo di ESI Europe è quello di portare questa combinazione di soluzioni in Europa, ponendo l’accento su Italia, Portogallo e Spagna. Sono già stati raggiunti vari accordi di collaborazione con diversi attori che possono svolgere un ruolo importante nel modello ESI. «Abbiamo coinvolto un totale di sei primarie società di assicurazione nei tre paesi in cui operiamo. Questo è un risultato importante, poiché il modello ESI ha essenzialmente lo scopo di trasmettere all’utente finale fiducia nell’efficienza energetica. Abbiamo anche reso partecipi cinque istituti finanziari e lavoriamo a stretto contatto con tutti questi attori su aspetti rilevanti del modello ESI», afferma Magallon. I tentativi di coinvolgere le PMI avevano iniziato a ottenere buoni riscontri prima dell’epidemia di Covid-19 e Magallon ha fiducia nella capacità del consorzio di riconquistare slancio più avanti nel 2020. Inoltre, spera che molti degli investimenti interrotti a causa del coronavirus saranno ripresi presto. In particolare, il team ha trovato alcune opportunità in Spagna, nel settore degli impianti fotovoltaici. «Crediamo che il modello ESI Europe possa funzionare anche in queste difficili circostanze. Riduce i livelli di incertezza negli investimenti», osserva. Il servizio sarà commercializzato con il nome «GoSafe with ESI». In caso di successo, ha il potenziale per stimolare sensibilmente il comportamento del mercato abbattendo la maggior parte delle barriere tra le PMI e gli investimenti nell’efficienza energetica.

Parole chiave

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