Finanziamenti privati per l’efficienza energetica: nuove soluzioni per finanziare la transizione energetica dell’Europa
L’UE ha aumentato la quantità di fondi pubblici disponibili per l’efficienza energetica; ora, però, è necessario sbloccare ulteriormente i finanziamenti privati. Per conseguire gli obiettivi dell’UE in materia di clima ed energia per il 2030, come la riduzione delle emissioni di carbonio del 40 % rispetto ai livelli del 1990 e il raggiungimento di un obiettivo di efficienza energetica del 32,5 %, il tutto nell’ambito dell’ambizioso Green Deal europeo, saranno necessari altri 260 miliardi di euro all’anno nel periodo 2021-2030. Gran parte di questi finanziamenti dovranno provenire dal settore privato.
Superare gli ostacoli finanziari agli investimenti in efficienza energetica
Gli investimenti in efficienza energetica spesso comportano elevati costi di transazione perché i progetti sono piccoli e non sufficientemente aggregati da attrarre gli investitori. Questo tipo di investimenti, quali le ristrutturazioni profonde degli edifici, tendono inoltre ad avere tempi di recupero dell’investimento relativamente lunghi e gli investitori temono che i risparmi conseguiti non giustificheranno i costi di riqualificazione energetica. Tuttavia, è sempre più evidente che i rischi ad essi associati sono inferiori rispetto al livello percepito dai mercati.La sfida è duplice: rassicurare gli investitori in merito al fatto che i progetti in materia di efficienza energetica hanno nel complesso una giustificazione economica sicura e solida e aiutare le banche e le altre istituzioni finanziarie a comprendere e a valutare facilmente tutti i rischi e le opportunità associati a un determinato progetto. Si avverte una forte esigenza di standardizzazione tecnica e giuridica in tutte le fasi della catena del valore dell’investimento, al fine di semplificare le transazioni e aumentare la fiducia delle istituzioni finanziarie. La mancanza di standardizzazione dei progetti impedisce la cartolarizzazione degli asset di efficienza energetica (prestiti o capitale proprio), cosicché le istituzioni finanziarie non sono in grado di rifinanziare il loro debito sui mercati dei capitali. Di solito, ci si aspetta che il costo degli investimenti in efficienza energetica sia recuperato esclusivamente attraverso la riduzione delle bollette dell’energia, ma è sempre più evidente che i benefici di natura non energetica, tra cui migliori parametri di comfort e salute all’interno degli edifici, un aumento del valore dell’edificio stesso, una minore probabilità di insolvenza dei mutui e tassi inferiori di avvicendamento di affittuari o di proprietà sfitte, svolgano un ruolo fondamentale nella decisione di investire in quest’ambito. Esistono pertanto incentivi finanziari ed economici tangibili per invogliare le istituzioni finanziarie a investire di più in efficienza energetica. Inoltre, è necessario istituire regimi di finanziamento innovativi a livello regionale o nazionale al fine di creare le condizioni per un’adeguata offerta di finanziamenti privati per gli investimenti in efficienza energetica. I programmi di assistenza tecnica finanziati dall’UE o a livello nazionale, quali ELENA della BEI e PDA di H2020/LIFE CET, ne sostengono l’istituzione, con l’obiettivo di massimizzare progressivamente l’effetto leva dei fondi pubblici sui finanziamenti privati. Infine, i finanziatori, i consumatori e gli enti pubblici e privati devono dialogare tra loro per trovare soluzioni praticabili al fine di sovvenzionare l’efficienza energetica su larga scala. L’UE agevola tale dialogo attraverso i forum per gli investimenti in energia sostenibile e l’Energy Efficiency Financial Institutions Group (EEFIG).
In vetrina i 13 progetti apripista
Questo Results Pack aggiornato presenta in particolare 13 progetti finanziati dall’UE che hanno sviluppato strumenti e soluzioni volte ad accelerare il finanziamento degli investimenti in efficienza energetica, oltre a offrire prove concrete del fatto che queste soluzioni largamente testate sono pronte a essere ulteriormente ampliate. Fra questi figura il progetto Accelerate SUNShINE che porta avanti l’impegno adottato dal suo predecessore per prolungare la durata di vita degli edifici residenziali di epoca sovietica ed estendere le proprie soluzioni agli edifici pubblici in Lettonia attraverso il ricorso a contratti di rendimento energetico, in cui i risparmi energetici sono garantiti dalle società di servizi energetici. Il progetto EuroPACE ha sviluppato un meccanismo scalabile di finanziamento su base fiscale, sul modello di un meccanismo simile esistente negli Stati Uniti, con l’obiettivo di sbloccare l’enorme potenziale di tecnologie per il risparmio energetico per le famiglie europee. Al fine di iniettare liquidità sul mercato, il progetto LAUNCH ha aperto la strada all’uso di strumenti testati dall’industria, quali i protocolli standardizzati di valutazione del rischio, per consentire l’aggregazione e la cartolarizzazione degli investimenti nell’ambito dell’efficienza energetica. Infine, il progetto Ren-on-Bill esplora un meccanismo finanziario in cui i proprietari di case ristrutturano le proprie abitazioni grazie al contributo della loro azienda di servizi pubblici, ripagando i costi attraverso la bolletta energetica mensile.