Esaminare il concetto di legittimità nelle questioni relative alla partecipazione e all’inclusività della sfera pubblica
La democrazia è finita sotto il controllo degli interessi aziendali e delle burocrazie di partito, che prendono decisioni a porte chiuse senza lasciare spazio alla discussione pubblica? La globalizzazione e la commistione di culture e religioni ci alienano?
Cos’è successo alla sfera pubblica?
La sfera pubblica è uno spazio immaginario nel quale confluiscono informazioni, idee e discussioni sui problemi della società, e in cui il dibattito libero e lo scambio di opinioni possono influire sull’azione politica. Si tratta di un elemento di grande importanza per gli Stati democratici, ma la sua storia viene spesso tratteggiata come un declino. «La sfera pubblica è stata tacciata di essere troppo passiva e acritica per poter bilanciare lo Stato o di non possedere l’inclusività necessaria per legittimarlo», afferma Andro Kitus, ricercatore del progetto Legitimacy, finanziato dall’UE. Le recenti tendenze della globalizzazione e dello sviluppo democratico hanno accentuato tali problemi. Kitus aggiunge: «Oggi possiamo osservare come la globalizzazione unisce popolazioni, culture e religioni differenti, sottolineando la questione dell’apertura alle differenze e della loro accettazione. Al tempo stesso, notiamo che un’ampia fetta della popolazione è estraniata da un coinvolgimento genuino nella politica democratica».
Scoprire le radici del declino della sfera pubblica
A livello teorico e storico, il concetto di sfera pubblica diventa necessario con la separazione concettuale di Stato e società (o popolazione), che si presenta quando la società non viene più considerata il risultato del governo di un potere sovrano, ma è percepita come contrapposta a esso, in qualità di vera e propria «entità». In quel momento diventa necessario creare uno spazio di mediazione della sfera pubblica. Il progetto Legitimacy ha indagato la possibilità che la separazione concettuale di società e Stato non sia del tutto conclusa, fatto che necessariamente provoca una certa svalutazione strutturale dell’idea di sfera pubblica e che potrebbe generare problemi di partecipazione e inclusività al suo interno.
Ottenere una sfera pubblica più inclusiva e partecipativa
Attingendo a filosofi e teorici di scuole di pensiero post-strutturalista come Derrida, Laclau, Nancy e altri, il progetto di ricerca intendeva dimostrare due idee. In primo luogo, il concetto tradizionale di legittimità funge da collegamento concettuale non teorizzato tra Stato e società, il quale crea un rapporto gerarchico tra i due, dando priorità allo Stato rispetto alla società o alla popolazione. In secondo luogo, è possibile concepire un cosiddetto «concetto decostruito» di legittimità che mantiene al contempo sia un rapporto sia una separazione tra Stato e società. Questo nuovo «concetto» di legittimità vista come «abbandono» è proposto come la condizione stessa per creare una sfera pubblica più inclusiva e partecipativa. L’analisi dettagliata di Kitus relativa ai vari aspetti di questo nuovo «concetto» di legittimità continua nel suo libro di prossima pubblicazione per la casa editrice Edinburgh University Press. Il ricercatore spera che il nuovo concetto possa cambiare il nostro modo di agire nel mondo politico e possa creare una sfera pubblica più inclusiva, riflessiva e partecipativa. La ricerca è stata intrapresa con il supporto del programma Marie Skłodowska-Curie.
Parole chiave
Legitimacy, sfera pubblica, società, inclusività, democrazia, politica