Skip to main content
Vai all'homepage della Commissione europea (si apre in una nuova finestra)
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS
Promoting Archaeological Science in the eastern Mediterranean

Article Category

Article available in the following languages:

La scienza avanzata incontra l’archeologia nel Mediterraneo orientale

Situata fra l’Europa e il Medio Oriente, Cipro è una fonte infinita di informazioni culturali sul passato. Alcuni ricercatori europei hanno rivoluzionato la scienza archeologica nell’area.

È da molto che l’archeologia ha smesso di essere una caccia ai manufatti in stile Indiana Jones o lo scavo di monumenti e cimiteri antichi sponsorizzato da privati per recuperare oggetti di bella fattura da destinare a musei e collezioni. Oggi sembra piuttosto essere un’impresa ambiziosa e globale che si propone di comprendere le società del passato e le loro interazioni con l’ambiente nel corso della lunga storia dell’umanità, con ricerche condotte tanto in laboratorio quanto sul campo. In questo contesto, il progetto Promised(si apre in una nuova finestra), finanziato dall’UE, si è concentrato sulla creazione di una rete di eccellenza a tre nodi in Bioarcheologia e Scienza dei materiali archeologici nell’ambito della cattedra A.G. Leventis in Scienze archeologiche(si apre in una nuova finestra) del Cyprus Institute. I partner del progetto erano i centri di ricerca avanzata, leader a livello internazionale nelle Scienze archeologiche, della KU Leuven e dell’Università di Cambridge.

Una rete internazionale sostenibile per la ricerca bioarcheologica

Il consorzio si è concentrato sul miglioramento della programmazione del proprio corso di dottorato per renderlo maggiormente conforme al sistema di Bologna e agli standard europei in materia di istruzione superiore(si apre in una nuova finestra), nonché sull’organizzazione di attività di formazione alla ricerca e di tutoraggio con l’obiettivo di istituire una comunità di pratica. Fra le attività promosse figuravano anche eventi formativi pubblici, come scuole estive e corsi di formazione specializzati, per condividere le migliori pratiche a livello regionale. Inoltre, il progetto intendeva raggiungere il grande pubblico con attività rivolte a comunità spesso escluse da tali opportunità, come i non vedenti, e attraverso le pubblicazioni scientifiche. «Siamo rimasti davvero colpiti dall’ampio spettro di competenze cui abbiamo potuto attingere e siamo molto grati per il notevole impegno collegiale che i nostri partner avanzati hanno profuso nel progetto, che è andato ben oltre i requisiti dell’accordo di sovvenzione», afferma il coordinatore del progetto Thilo Rehren. «Cambridge e Lovanio sono orgogliose di aver contribuito allo sviluppo della traiettoria di un partner così eccezionale e di aver a loro volta imparato molto dai colleghi sulla scienza archeologica nel contesto del Mediterraneo orientale, gettando al contempo le basi per ulteriori, entusiasmanti iniziative interdisciplinari e di collaborazione», aggiunge Cyprian Broodbank, professore all’Università di Cambridge e partner del progetto.

Un’eredità per la scienza archeologica del futuro

La pandemia di COVID-19 ha rappresentato una grossa, inaspettata sfida per lo sviluppo del progetto, ma altrettanto sorprendente e imprevisto è stato il contributo alla sua espansione che ne è derivato. «Il passaggio all’erogazione online dei corsi è stato molto gratificante perché, invece di un massimo previsto di 50 partecipanti in presenza per un corso di formazione rivolto agli archeologi sul campo, ne abbiamo raggiunti letteralmente migliaia», spiega Rehren. «Questi corsi sono ora disponibili online per gli anni a venire, altro obiettivo che sarebbe stato impossibile da raggiungere con la didattica tradizionale in presenza.» Per il gruppo di ricerca il lascito fondamentale del progetto consiste nel mantenimento delle scuole estive annuali di scienze archeologiche a Cipro, che si sono rivelate molto popolari per i giovani studiosi della regione del Mediterraneo orientale e del Medio Oriente, i quali spesso non sono in grado di recarsi in Europa centrale o settentrionale per seguirle. Analogamente, altre attività che continueranno sono l’organizzazione dell’International Congress on Archaeological Sciences in the Eastern Mediterranean and the Middle East(si apre in una nuova finestra), con cadenza triennale, e la creazione di risorse online ad accesso aperto nel campo delle scienze archeologiche, come SrIsoMed(si apre in una nuova finestra), sotto l’egida della cattedra A.G. Leventis. Il gruppo di ricerca ambisce ad espandere le proprie reti professionali tramite nuove collaborazioni e a far diventare il Cyprus Institute un polo regionale per le scienze archeologiche. Per questo concentrerà i propri sforzi sull’ulteriore integrazione delle diverse discipline scientifiche in gioco in un approccio scientifico integrato a beneficio della ricerca archeologica e di una più ampia comprensione degli esseri umani, tenendo fede ai principi dell’accesso aperto e dei dati aperti.

Il mio fascicolo 0 0