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Pledges in democracy

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L’impatto degli impegni assunti nelle campagne elettorali sul processo decisionale dei votanti

Raramente i politici si trattengono rispetto a ciò che promettono agli elettori; questi impegni, tuttavia, influenzano davvero le scelte dei votanti? Per scoprirlo, un team di ricercatori ha analizzato dettagliatamente i dati a disposizione.

Le promesse delle campagne elettorali, o impegni, sono un punto fermo di qualsiasi ciclo elettorale democratico. «Gli elettori si basano sugli impegni assunti dai politici per scegliere tra i diversi candidati e partiti e per responsabilizzarli dopo le elezioni», afferma Carsten Jensen(si apre in una nuova finestra), politologo presso l’Università di Aarhus(si apre in una nuova finestra). «Senza tali impegni, gli elettori si ritroverebbero con molte meno informazioni a disposizione.» Tuttavia, queste promesse fungono da base per la scelta del partito politico da votare? «Sebbene si tratti di un presupposto fondamentale nella maggior parte delle teorie democratiche e, apparentemente, tra i partiti che rilasciano decine di promesse durante le loro campagne elettorali, la letteratura scientifica in materia non fornisce una risposta chiara a questa domanda», aggiunge Jensen. Il progetto PLEDGEDEM, finanziato dall’UE, ha contribuito a gettare nuova luce sulla questione.

Raccogliere dati sul comportamento degli elettori

Con l’obiettivo di determinare se gli impegni elettorali contano davvero, il progetto, che ha ricevuto il sostegno del Consiglio europeo della ricerca(si apre in una nuova finestra), ha scavato tra i dati disponibili. «È notoriamente difficile ottenere dati affidabili sul comportamento degli elettori», spiega Jensen, che riveste il ruolo di coordinatore del progetto. «Per questo abbiamo scelto di utilizzare due serie di dati innovativi che, congiuntamente, ci forniscono una stima imparziale della consapevolezza degli elettori e dell’utilizzo delle promesse.» La prima serie di dati è costituita da indagini condotti su un gruppo campione mediante esperimenti congiunti incorporati, condotti sia prima che dopo le elezioni nazionali, mentre la seconda codifica tutti gli impegni raccolti che sono stati assunti nel corso di una campagna, annotando se sono stati mantenuti o meno e il modo in cui i mass media ne hanno parlato. «Ciò che rende unico questo duplice approccio è che ci permette di studiare gli effetti elettorali delle promesse in tempo reale, mentre la campagna è in fase di svolgimento», osserva Jensen.

Il limitato impatto degli impegni politici

Dopo aver analizzato questi dati, il progetto ha stabilito che le promesse politiche hanno un impatto piuttosto limitato sul comportamento degli elettori. «Nonostante le molte decine, e a volte anche centinaia, di impegni presi da ciascun partito, raramente influenzano il voto di un individuo», riferisce Jensen. Ad esempio, durante la campagna elettorale nazionale danese del 2019, i ricercatori hanno stimato che le promesse più importanti hanno influenzato la scelta di una percentuale di elettori compresa tra l’1,1 e il 2,1% (in media su tutto l’elettorato). Tuttavia, nonostante il loro impatto minimo, Jensen si affretta a sottolineare che questo non implica l’irrilevanza di questi impegni. «Anche se modesti, questi effetti possono essere decisivi nel contesto delle elezioni moderne, spesso altamente competitivo», dichiara.

I secondi fini delle promesse elettorali

Se le promesse elettorali esercitano un impatto così limitato sugli elettori, perché i partiti politici continuano a farle? Una teoria è che queste promesse non siano destinate agli elettori, ma a un pubblico diverso, come i gruppi di interesse; oppure, è possibile che vengano utilizzate per attirare l’attenzione dei media, aiutando potenzialmente un partito a distinguersi in un panorama politico sempre più competitivo? «Tutto ciò genererebbe importanti implicazioni per la nostra comprensione del comportamento politico, della politica dei partiti e delle teorie normative della democrazia, per cui è un aspetto che merita di essere approfondito», conclude Jensen. Il progetto sta attualmente conducendo una ricerca su questi argomenti.

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