Proteggere le mandrie di suini europei
In Danimarca, i ricercatori della Royal Veterinary and Agricultural University hanno condotto una serie di studi intersettoriali per accertare l'idoneità delle proteine della fase acuta o APP (acute phase proteins) quali strumenti diagnostici per i suini. Si pensa che le APP rivestano un ruolo nell'infiammazione, e quindi i loro livelli elevati potrebbero essere un indice dell'insorgere di una malattia. La particolare proteina oggetto degli studi in questione è stata l'aptoglobina suina, una proteina di trasporto che si trova nel siero del sangue. Il primo studio è stato svolto su 98 branchi di suini. Sono stati esaminati i segni clinici e i livelli d'aptoglobina dei suini, e sono state stabilite correlazioni significative. Le indicazioni iniziali sono che l'aptoglobina del siero potrebbe rivelarsi un promettente indicatore di malattia clinica e subclinica nei suini. Uno studio successivo si è concentrato su 340 maiali in 15 branchi commerciali danesi. I ricercatori hanno misurato i livelli d'aptoglobina e la temperatura rettale. Lo scopo era usare questi criteri come marcatori affidabili di malattia clinica. Sebbene con i particolari parametri dello studio non sia stato possibile ottenere un valore definitivo assoluto, è assai probabile che il proseguimento della ricerca possa condurre a utili osservazioni. Se questo canale di ricerca viene adeguatamente sostenuto, potrà produrre nuovi metodi diagnostici da usare in medicina veterinaria. Il suo obiettivo è ridurre i tempi d'attesa e individuare i segni della malattia ad uno stadio veramente precoce, in modo da evitare il diffondersi dell'infezione tra i branchi. Soluzioni di questo tipo produrranno significativi risparmi finanziari in caso di infezione, e potrebbero essere importanti per l'industria alimentare nel suo insieme.