L’Europa accorcia le distanze con i pianeti
L’infrastruttura di ricerca doveva occuparsi di importanti questioni relative alla scienza planetaria, che si estende oltre le missioni spaziali. Richiede una serie di strumenti diversi che gli scienziati dovrebbero condividere per interpretare correttamente le osservazioni e proporre nuovi metodi teorici. Per soddisfare questo requisito, sono state proposte attività transnazionali che offriranno a una vasta comunità di utenti una serie di strutture di laboratorio e siti, nonché risorse relative alla modellizzazione avanzata e all’analisi dei dati adattate alla ricerca planetaria. Nell’ambito dell’iniziativa EUROPLANET(si apre in una nuova finestra) (“European planetology network”), scienziati europei hanno collaborato nella missione Cassini-Huygens su Saturno e la sua luna più grande, Titano. Nella fase iniziale dei lavori, il progetto ha spinto i ricercatori a definire obiettivi scientifici comuni, promuovendo lo scambio di idee e di personale. Da gennaio 2009 è iniziata una nuova fase più ambiziosa, durante la quale verrà offerto l’accesso alla banca dati di scienza planetaria più grande al mondo. In una fase successiva, nell’ambito del progetto EUROPLANET RI(si apre in una nuova finestra) (“European planetology network research infrastructure”), 27 istituti di ricerca e università hanno unito le forze per integrare set di dati provenienti da un’ampia gamma di missioni spaziali e i risultati dei modelli teorici allo scopo di creare un osservatorio virtuale con una visione senza precedenti dell’intero sistema solare. Gran parte degli sforzi è inoltre dedicata ad aumentare la visibilità delle scienze planetarie europee tramite i media nazionali e internazionali. Grazie a una rete di punti di contatto chiave in ciascuno Stato europeo, l’iniziativa EUROPLANET RI è stata in grado di fornire numerose informazioni sul coinvolgimento dell’Europa nella scienza planetaria rivolte a politici, settore industriale e pubblico. Nel corso del Congresso annuale europeo di scienza planetaria (EPSC), scienziati del vecchio continente hanno avuto l’opportunità di incontrare colleghi provenienti da tutto il mondo per promuovere uno scambio produttivo di risultati scientifici. Le attività di divulgazione del progetto EUROPLANET RI hanno instillato l’entusiasmo dei ricercatori nei cittadini europei. Queste attività hanno inoltre aiutato i ricercatori esperti ad avviare un dialogo con il pubblico e, soprattutto, con la generazione più giovane, che si dovrebbe incoraggiare a intraprendere una carriera nel campo della scienza. Il progresso della ricerca nella scienza planetaria dipenderà principalmente dall’attrazione di scienziati europei promettenti in questo campo.