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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Imaging function and dysfunction of neuronal circuits in the visual cortex

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Nuove prospettive di trattamento per l'ambliopia

Le proprietà di risposta neuronale del cervello non sono statiche, ma tendono a cambiare con lo sviluppo e con l'apprendimento. Uno studio europeo si è concentrato su questa plasticità funzionale, per comprendere meglio e trovare un trattamento per l'ambliopia.

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L'ambliopia, o "occhio pigro", è il disturbo visivo prevalente nell'infanzia e colpisce circa il 3 % della popolazione, provocando lo sviluppo improprio della visione centrale in uno dei due occhi. Attualmente, il trattamento si basa sull'occlusione dell'occhio sano, per attivare la plasticità neuronale e "addestrare" l'occhio malato. Se applicato precocemente, questo approccio è efficace e risolve i problemi di visione stereoscopica e di percezione dello spazio. Il progetto 'Imaging function and dysfunction of neuronal circuits in the visual cortex' (EUROV1SION), finanziato dall'UE, ha studiato gli eventi che si verificano durante la plasticità sinaptica. I progressi nel settore della registrazione funzionale cerebrale hanno permesso il monitoraggio in vivo delle singole attività neuronali, grazie alla microscopia a due fotoni e a coloranti specializzati sensibili al calcio (Ca2+). I ricercatori di EUROV1SION hanno creato ratti che esprimevano un indicatore Ca2+ codificato geneticamente in diversi sottoinsiemi neuronali della corteccia visiva, riuscendo a monitorare e analizzare le singole risposte neuronali a immagini artificiali e naturali. I risultati hanno mostrato che, durante l'ambliopia, la formazione delle sinapsi neuronali basate sull'esperienza visiva risulta disturbata. Questa perdita è indotta dalla visione monoculare, ma può essere ripristinata grazie al processo di plasticità della dominanza oculare nella corteccia visiva adulta. Per favorire questo processo, gli scienziati hanno scoperto che il ricorso a interventi epigenetici di tipo farmacologico migliora il recupero dell'acuità visiva nei ratti con riduzione monoculare. La terapia di apprendimento negli adulti affetti da ambliopia ha permesso di concludere che anche in età adulta la plasticità dipendente dall'esperienza può aiutare a recuperare la funzione visiva stereoscopica, un risultato che mette in discussione la percezione tradizionale, secondo la quale l'efficacia dell'apprendimento visivo per la cura dell'ambliopia è limitata al solo periodo dell'infanzia. Considerati I problemi visivi persistenti delle persone che soffrono di questa malattia, un nuovo trattamento basato su programmi di addestramento binoculare potrebbero avere ripercussioni significative su una parte considerevole della popolazione.

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