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Identification of the protein interactome of the A2A-adenosine receptor

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La scoperta della vasta rete di recettori della proteina G

Il recettore A2A è un recettore accoppiato alla proteina G con caratteristiche strutturali e funzionali uniche, ed è anche un bersaglio comune dei farmaci, dal momento che è il sito d'azione della caffeina.

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Con un interesse sempre maggiore per il nuovo campo della proteomica, i ricercatori stanno studiando il recettore A2A per approfondire le conoscenze sulla potenziale utilità dei relativi meccanismi di circolazione e delle sequenze di segnalazione. Il recettore è implicato in varie proteine mentre si apre la strada dal sito in cui viene sintetizzato verso l'area in cui agisce (la superficie cellulare) e infine verso il sito in cui viene smaltito. Gli esperti ritengono che il recettore abbia un interattoma molto grande, costituito dalla rete che comprende l'intera serie di interazioni proteina-proteina. Pertanto, il recettore A2A è ritenuto un sito di legame appropriato per varie proteine secondarie. Solo poche di queste proteine, tuttavia, sono state descritte, per cui rimane il problema di determinare la vasta gamma di interazioni che si verificano. Con il progetto Adenosine-receptor ("Identification of the protein interactome of the A2A-adenosine receptor") si cerca di scoprire quali partner interagiscono con il recettore A2A caratterizzandone l'interattoma. I partner del progetto, che cercano di esprimere il recettore nelle cellule per lo studio delle condizioni ottimali di legame e di effettuare un'analisi iniziale degli elementi che partecipano all'interazione, hanno sviluppato varie ipotesi e hanno creato linee cellulari stabili. Queste attività hanno contribuito a mantenere un numero massimo di interazioni proteiche per esame e hanno consentito l'identificazione di un lungo elenco di elementi interagenti. Con i dati della prima serie di esperimenti, i membri del team impegnato nel progetto Adenosine-receptor hanno esaminato i meccanismi di circolazione e l'attività di segnalazione per capire i cambiamenti dell'interattoma in condizioni diverse. I dati iniziali suggeriscono che i composti che inibiscono alcuni interattori possono influire sui normali meccanismi di circolazione. Notevoli progressi sono stati compiuti anche nell'isolamento di complessi in cui è stato rilevato il recettore A2A, per cui è stato usato il cervello di un topo. I risultati saranno utili per lo studio dell'interattoma in vivo. Questo lavoro all'avanguardia sarà probabilmente fonte di nuove conoscenze sulla vasta serie di recettori delle proteine accoppiate G e della loro funzione negli organismi. I risultati del progetto preparano il terreno per lo studio dei partner dell'interazione del recettore A2A, e i dati acquisiti finora potrebbero rivelarsi molto utili per la scoperta di farmaci in grado di combattere i difetti del ripiegamento proteico.

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