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FLUID-STRUCTURE INTERACTIONS IN OFFSHORE ENGINEERING

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Conformarsi alla potenza d'acqua

Un progetto di ricerca finanziato dall'UE ha condotto all'acquisizione di preziose conoscenze sull'impatto delle forze naturali sulle strutture marine. I progressi nel campo dell'interazione fluido-struttura sono importanti per varie applicazioni industriali.

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Il progetto Offshore FSI ("Fluid-structure interactions in offshore engineering"), una borsa internazionale Marie Curie per un soggiorno all'estero finalizzato allo sviluppo della carriera (IOF), ha studiato gli effetti dell'impatto dell'acqua sulle strutture marine. Si puntava a produrre dati relativi all'impatto di diverse altezze, lunghezze e ripidità delle onde, nonché dati relativi alla geometria e all'immersione di una struttura sulla sua deformazione. È stata rivolta una particolare attenzione principalmente sui sistemi di produzione galleggianti, le navi di superficie e i dispositivi di generazione di energia offshore. Il ricercatore dell'associazione ha progettato un sistema di test di impatto a effetto fionda, per simulare l'impatto dell'acqua su diversi tipi di strutture. La macchina ha fornito eccellenti dati sperimentali e propone un nuovo mezzo per indagini future. Il progetto perseguiva anche l'obiettivo di studiare le vibrazioni indotte da flusso o vortice. Si tratta di situazioni estremamente diffuse nell'ingegneria marittima e negli impianti offshore, tuttavia restano le preoccupazioni sugli effetti delle onde di superficie, movimenti sulla risposta strutturale e scie generate sulle strutture lungo la corrente. L'impegno profuso nel progetto ha consentito di raccogliere una vasta quantità di dati, grazie anche a un tunnel di superficie libero, comunemente utilizzato per le ricerche idrodinamiche. Il ricercatore di FSI Offshore si è avvalso di una tecnica di imaging 3D nota come velocimetria a immagini di particelle basata su defocalizzazione, per osservare come i corpi flessibili si deformino nel corso del tempo. Inoltre, ha appreso come applicare tale tecnica ad altri esperimenti innovativi e ha partecipato alla misurazione della risposta dinamica di eliche marine in diverse condizioni di funzionamento, segnando un primato in termini di livello di precisione raggiunto e misurazione ottica del movimento delle lame di un'elica durante il funzionamento normale. È probabile che gli esiti incideranno notevolmente in futuro sulla progettazione e l'omologazione di eliche. Nelle attività conclusive del progetto sono rientrati anche il completamento delle analisi del lavoro intrapreso, la pubblicazione di documenti con i risultati raggiunti e la creazione di un nuovo gruppo di ricerca. Il ricercatore ha anche presentato la richiesta di nuove fonti di finanziamento in modo da implementare gli esiti del progetto nella progettazione e nella costruzione di nuovi impianti e strumenti per future ricerche. Le conoscenze acquisite hanno le potenzialità per migliorare future applicazioni ingegneristiche e sono importanti per le navi di superficie, i sistemi di produzione galleggianti e nuovi dispositivi di generazione dell'energia offshore.

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