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Neurorehabilitation using Brain-Computer Interface

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Possiamo utilizzare i computer per la riabilitazione del cervello?

Cercando di migliorare la neuroriabilitazione, gli scienziati europei hanno sviluppato nuovi sistemi di interfaccia cervello-computer.

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L'ictus è una delle principali cause di disabilità motoria in tutto il mondo, che porta i pazienti a non riacquistare più il pieno controllo degli arti superiori. L'interfaccia cervello-computer (BCI) è una tecnologia rivoluzionaria che permette ai pazienti con grave disabilità di trasmettere segnali al cervello attraverso un dispositivo esterno in grado di fornire un nuovo canale di comunicazione tra il cervello e un computer. Grazie alla plasticità corticale del cervello, i segnali della protesi impiantata, dopo l'adattamento, possono essere gestiti dal cervello come canali del sensore naturale. L'attività mentale coinvolge l'attività elettrica e tali segnali elettrofisiologici possono essere rilevati con tecniche come l'elettroencefalogramma (EEG) o l'elettrocorticogramma (ECOG). Il sistema BCI rileva tali cambiamenti e li trasforma in segnali di controllo. Anche se i metodi avanzati di elaborazione del segnale sono utilizzati nella ricerca BCI, i risultati del sistema BCI sono ancora inaffidabili. Inoltre, i tassi di trasferimento delle informazioni sono molto bassi rispetto alle tradizionali interfacce di interazione umana. L'obiettivo principale del progetto Rehabci ("Neurorehabilitation using brain-computer interface"), finanziato dall'UE, è stato di analizzare la possibilità di utilizzare diversi approcci BCI non invasivi per la riabilitazione del movimento in pazienti affetti da disabilità motorie gravi. Grazie alla collaborazione con il settore dell'industria, i ricercatori hanno sfruttato le capacità di apprendimento dei pazienti per compensare l'inaffidabilità del sistema BCI. I ricercatori hanno sviluppato un sistema BCI non invasivo che utilizza potenziali evocati visivi in condizioni di steady-state (SSVEP) che rappresentano le reazioni esogene suscitate dal cervello del paziente a seguito di stimolazioni visive a frequenze specifiche. Prima di essere testato su pazienti, l'efficacia e la precisione di questo sistema è stata valutata su soggetti sani. Il sistema BCI sviluppato dal progetto Rehabci dovrebbe promuovere il progresso nel campo della neurofisiologia e di altre discipline affini. L'applicazione di questa nuova tecnologia BCI per la comunicazione e la robotica favoriranno in modo significativo il recupero dei pazienti affetti da disabilità motoria grave.

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