I coralli contengono informazioni sul sistema climatico del passato
Gli scienziati oggi si sono fatti carico del difficile compito di prevedere il tempo di 50 o 100 anni nel futuro, prendendo in considerazione l'effetto delle emissioni di gas serra antropogeniche. Per riuscirci è essenziale conoscere la variabilità naturale del clima della Terra. Sfortunatamente, le documentazioni del clima del passato sono limitate sia nel tempo che nello spazio. È per questo che una nuova ricerca che indica che i coralli oceanici possono fornire queste informazioni tanto necessarie ha suscitato tanto interesse. Il progetto finanziato dall'UE Medat-Archives ("Mediterranean climate evolution and connection with the atlantic ocean: inferences from high-resolution marine archives") ha studiato diverse specie di scheletri di coralli di mare basso e profondo per ottenere maggiori conoscenze sull'argomento. Dopo una datazione con tecniche radiometriche, si è studiata la composizione chimica dei coralli e i primi risultati indicano che il rapporto tra litio e magnesio ha una forte correlazione con la temperatura dell'acqua. Inoltre, questa relazione è relativamente priva di interferenze di altri fattori come la fisiologia del corallo. Inoltre, le attività di ricerca di Medat-Archives hanno mostrato che le origini geografiche dell'acqua del mare possono essere determinate a partire dalla concentrazione di neodimio nei coralli locali. Questo è importante visto che il mescolamento di diversi corpi d'acqua tra gli oceani è uno dei principali fattori che influenzano il sistema climatico della Terra. Per esempio, i coralli che si trovano nel Mediterraneo possono fornire informazioni sullo scambio di acqua tra il Mar Mediterraneo e l'Oceano Atlantico in passato. Fornendo a chi crea i modelli la necessaria storia del comportamento dell'oceano, gli scienziati di Medat-Archives hanno contribuito a migliorare la precisione delle future previsioni del nostro clima.