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Evolution of reproductive barriers and its implications for adaptive speciation

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L'isolamento riproduttivo determina l'evoluzione delle specie

L'evoluzione delle specie ha sempre suscitato grande interesse fin da quando Darwin pubblicò la sua teoria sulla selezione naturale. Un'iniziativa europea ha affrontato la questione della speciazione dal punto di vista dell'isolamento riproduttivo.

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La speciazione, cioè l'emergenza di nuove specie, è oggetto di numerose teorie che la mettono in relazione con il livello di isolamento geografico tra due specie emergenti. La speciazione può inoltre determinarsi in seguito dall'isolamento riproduttivo ed essere provocata da differenze di accoppiamento, sterilità o barriere ambientali che causano la suddivisione adattativa in due specie. L'isolamento riproduttivo, tuttavia, non è sufficiente, poiché per l'evoluzione della speciazione sono necessarie anche barriere interne al flusso genico. A differenza di quanto si riteneva in passato, gli studi più recenti indicano che la selezione naturale e l'adattamento possono svolgere un ruolo più significativo nelle fasi iniziali della divergenza e nell'evoluzione dell'isolamento riproduttivo. La speciazione adattativa può risultare particolarmente comune laddove si verifichi una parziale separazione spaziale tra gli habitat, come nei ripidi gradienti ambientali delle aree litoranee. L'obiettivo fondamentale del progetto Adaptive Speciation ("Evolution of reproductive barriers and its implications for adaptive speciation"), finanziato dall'UE, consisteva nel comprendere il meccanismo della speciazione adattativa, utilizzando come modello la lumaca di mare Littorina saxatilis, che mostra l'evidenza di una progressione verso la speciazione, e in particolare le due varianti (E e S), che vivono in ambienti diversi. Gli scienziati hanno cercato di chiarire in che modo la differenziazione genetica e la plasticità fenotipica possono contribuire all'adattamento delle specie e all'isolamento riproduttivo tra le due varianti. Grazie a strumenti genetici, come i marcatori AFLP (Polimorfismo di lunghezza dei frammenti amplificati) e l'analisi morfometrica, gli scienziati intendevano analizzare le sezioni trasversali su due isolotti separati per stimare il flusso e la selezione genetica. Hanno inoltre verificato la possibilità che l'accoppiamento forzato tra le due varianti nella zona ibrida possa influire sull'adattamento locale. La speciazione adattativa ha fornito importanti informazioni nel settore della biologia evolutiva, soprattutto per quanto riguarda l'influenza dell'isolamento riproduttivo sulla speciazione. I risultati contribuiranno a migliorare la conoscenza delle ragioni e dei processi che sono all'origine della diversità delle specie.

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