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Developmental Impact of MLL-AF4 Fusion Gene linked to Infant Acute Lymphoblastic Leukaemia on Human Stem Cell Fate

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Alle origini della leucemia infantile

La leucemia è il risultato di alterazioni genetiche o epigenetiche delle cellule del sangue che portano a un accumula anomalo di blasti indifferenziati. Riuscire a comprendere l'eziologia e la patogenesi molecolare della leucemia infantile indotta dal gene di fusione MLL-AF4 ha costituito l'ambito di studio del progetto Leukaemogenesis.

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Il gene MLL (mixed lineage leukaemia, leucemia a linea cellulare mista) è uno dei geni mutati più frequenti nelle leucemie pediatriche acute, con fusioni che giungono a coinvolgere oltre 50 diversi partner, perciò la rilevazione delle sue traslocazioni al momento della diagnosi costituisce un forte indicatore prognostico negativo della malattia. Nella leucemia linfoblastica acuta (LLA) infantile, il gene MLL-AF4 è molto comune ed è presente già nell'utero, tuttavia sappiamo ancora poco sulla natura delle cellule obiettivo che subiscono la trasformazione nell'embrione e dei meccanismi responsabili dell'affiliazione della linea cellulare B. I modelli di leucemia MLL nei ratti sono numerosi, tuttavia il fatto che in essi non siano presenti molte delle caratteristiche della patologia umana indica che perché essa si sviluppi negli umani sono necessarie fasi essenziali già durante le prime fasi di sviluppo del feto. Il progetto Leukaemogenesis, finanziato dall'UE, ha affrontato questo aspetto del problema, cercando di stabilire qual è la popolazione cellulare più vulnerabile alle trasformazioni indotte dal gene MLL-AF4. Nello stadio iniziale dello studio, gli scienziati hanno analizzato l'impatto sullo sviluppo in vitro e in vivo dell'espressione dell'MLL-AF4 sulle cellule progenitrici delle cellule staminali emopoietiche (HSPC) isolate dal sangue del cordone ombelicale. L'MLL-AF4 sembra determinare un aumento della proliferazione, del potenziale clonogenico e dell'attecchimento ematopoietico multilineare in vivo delle HSPC, tuttavia non è stato sufficiente per indurre la leucemogenesi in sé, indicando così che per sviluppare la malattia o erano necessari altri elementi o le cellule esaminate erano un target inappropriato. Allo stesso modo, l'espressione dell'MLL-AF4 non è stata sufficiente per ottenere cellule ematopoietiche differenziate dalle cellule staminali embrionali umane. Un aspetto interessante è l'osservazione di una minore produzione di cellule ematopoietiche concomitante con un potenziamento del destino delle cellule endoteliali mature, cosa che indica che l'MLL-AF4 fa deviare il potenziale dei comuni precursori emato-endoteliali verso un marcato destino cellulare endoteliale. Gli scienziati sperano che il meccanismo preciso di trasformazione cellulare mediato dall'MLL-AF4 possa essere affrontato dallo studio delle cellule staminali pluripotenti indotte dei blasti di pazienti pediatrici, tuttavia la piattaforma creata durante il progetto Leukaemogenesis costituisce uno strumento importante per lo studio dei meccanismi cellulari e molecolari durante lo sviluppo embrionale iniziale e potrebbe essere ulteriormente utilizzata per lo screening e la valutazione di tossicità dei farmaci.

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