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Host and viral factors in acute hepatitis C

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Biomarcatori per l’epatite C

L’epatite C cronica è un grave problema in determinate parti del mondo. Comprendere in che modo il virus evade il sistema immunitario dell’ospite potrebbe migliorare la prognosi e portare a nuovi interventi terapeutici.

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L’epatite C acuta è una malattia lieve o asintomatica, e nel 70-80 % dei casi rimane non diagnosticata. Ciò porta all’infezione cronica da HCV, una delle principali cause di patologia epatica acuta e cronica. Se trattata precocemente con interferone alfa, la fase acuta dell’infezione si può risolvere nel 95 % dei casi. Ne consegue che è necessario scoprire biomarcatori con valore di prognosi precoce che possano prevedere la clearance del virus (rimozione e inattivazione del virus). Gli scienziati del progetto HEPACUTE (“Host and viral factors in acute hepatitis C”), finanziato dall’UE, hanno iniziato a studiare i meccanismi responsabili della persistenza virale cronica, e a scoprire i marcatori associati di virus e ospite. Considerata l’aumentata prevalenza delle infezioni croniche da HCV in Egitto, uno degli obiettivi dello studio era migliorare l’individuazione e la gestione locali attraverso la creazione di un’ampia rete. Il consorzio ha utilizzato approcci di genomica, trascrittomica e proteomica di ultima generazione insieme a tecnologie immunologiche e virologiche. Sono stati studiati diversi aspetti dell’infezione da HCV, inclusa la genetica dell’ospite, la patogenesi e l’immunità virali, la proteomica e i microRNA. Si è evidenziata una chiara associazione tra l’outcome dell’infezione e i polimorfismi genetici dell’ospite. Rispetto ai pazienti con infezione cronica da HCV, i pazienti con virus clearance si potevano distinguere anche dai pattern di espressione delle cellule dendritiche. Questa scoperta sottolinea chiaramente l’importanza di queste cellule nell’infezione da HCV insieme alle cellule T regolatorie. Durante lo studio i ricercatori hanno fatto un’altra osservazione interessante: hanno scoperto che nell’infezione acuta la maggior parte delle sequenze virali era incorporata nelle particelle difettive. Insieme alle informazioni sulla risposta immunitaria dell’ospite ciò ha portato al chiarimento del meccanismo di ingresso del virus. I ricercatori prevedono che ciò contribuirà alla progettazione di vaccini preventivi. Una parte considerevole del lavoro è stata dedicata anche a sequenziare la diversità dei genomi di HCV nelle fasi acuta e cronica dell’infezione. Mettere in relazione queste informazioni con la capacità del virus di evadere le risposte immunitarie rappresenta una prospettiva interessante e finora inesplorata dell’infezione. I risultati del progetto e le competenze acquisite in Egitto miglioreranno senza dubbio la qualità dell’assistenza per i pazienti con epatite C e sosterranno la ricerca futura.

Parole chiave

Biomarcatori, epatite C, sistema immunitario, fattori virali, infezione acuta

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