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Contenuto archiviato il 2024-06-18

European Research Infrastructure on Highly Pathogenic Agents

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L’infrastruttura di ricerca europea in materia di agenti ad alta patogenicità (ERINHA)

La tabella di marcia ESFRI del 2008 ha identificato un’esigenza critica di capacità europea adeguata e coordinata BSL-4, per consentire all’Unione europea di affrontare le sfide imposte dalla comparsa o ricomparsa di agenti ad alta patogenicità, come i virus Nipah o della febbre emorragica Congo-Crimea, oppure i batteri resistenti a più farmaci, con rischi non previsti per la salute pubblica, la società e l’economia.

Il progetto ERINHA (European research infrastructure on highly pathogenic agents), finanziato dall’UE, ha coinvolto scienziati in medicina e biologia, ministeri nazionali, industrie e finanziatori, allo scopo di costruire la capacità di ricerca e la cooperazione. Il suo fine ultimo puntava a un’infrastruttura di ricerca (RI) paneuropea ad accesso libero, per studiare e monitorare la comparsa di malattie infettive ad alta patogenicità e patogeni farmacoresistenti. La ricerca riguardante patogeni appartenenti al gruppo di rischio 4 si svolge in laboratori protetti ad alta specializzazione, classificati come laboratori dotati di livello di biosicurezza 4 (BSL4). L’Europa ne conta sette. Sono state intraprese varie misure per intensificare il coordinamento, la gestione delle risorse, le capacità formative e l’accesso. Inoltre, ERINHA ha fornito un elenco di potenziali siti per la costruzione di un nuovo laboratorio BSL4 e ha redatto piani finanziari e operativi per attrarre investimenti. Ha già contattato finanziatori e rappresentanti di Stati membri. I componenti del progetto hanno consultato vari soggetti interessati ed esperti, per stabilire le migliori pratiche e affrontare la gestione delle risorse, la bioprotezione e la biosicurezza. Hanno predisposto procedure, modelli e strumenti che definiscono i requisiti dell’utente in relazione a strutture BSL4; sono riusciti a uniformare le procedere critiche di biosicurezza e selezione del personale, accanto al programma di formazione. Ad esempio, hanno redatto linee guida per la manipolazione e la spedizione di materiale infettivo ad alto rischio proveniente da laboratori BSL4. Le attività di ricerca e diagnostica pilota sono servite per valutare la fattibilità della struttura di coordinamento ERINHA. Di conseguenza, hanno formulato raccomandazioni per ottimizzare ulteriormente la loro RI. Hanno anche generato una base di prove che mette in evidenza le migliori pratiche e le lacune nelle conoscenze in materia di contenimento BSL4. ERINHA ha compiuto notevoli progressi verso la costituzione di uno stato giuridico della RI, ma ancora è in attesa di un accordo ufficiale da parte degli Stati membri. Durante l’attuale fase provvisoria, lavorerà per ottenere fondi sufficienti e concludere la questione dello stato giuridico. L’attuazione della RI ERINHA dovrebbe garantire un’assegnazione ottimale di impianti e risorse per la ricerca BSL4. Sarà evitata la duplicazione delle attività e, al tempo stesso, si promuoverà un’efficiente collaborazione e uno scambio di informazioni nell’ambito dello Spazio europeo della ricerca (SER). Di conseguenza, migliorerà enormemente la capacità europea di gestire rilevanti focolai di malattie infettive ad alta patogenicità.

Parole chiave

Patogeno, infrastruttura di ricerca, ad alta patogenicità, biosicurezza, BSL4, biosicurezza

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