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Attention Deficit Hyperactivity Disorder Drugs Use Chronic Effects

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La rivalutazione dei farmaci per l’ADHD

Alcuni ricercatori europei hanno indagato gli effetti del metilfenidato (MPH), un farmaco normalmente prescritto per la sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). I risultati del progetto sono utili a tutti i gruppi che hanno a che fare con il disturbo e i suoi effetti.

L’ADHD, un disturbo comune del neurosviluppo infantile, ha elevati costi socioeconomici. Crescenti scrupoli relativi alla sicurezza dell’MPH hanno portato alla creazione del progetto ADDUCE(si apre in una nuova finestra) (Attention deficit hyperactivity disorder drugs use chronic effects), finanziato dall’UE. Il consorzio ha utilizzato numerosi metodi di ricerca farmaco-epidemiologica per determinare l’impatto di MPH su bambini e adolescenti, inclusa una serie di studi di farmacovigilanza retrospettivi e prospettici. Sono inoltre stati studiati prevalenza, significatività clinica, fattori di sviluppo e di moderazione e/o mediazione di quattro specifiche classi: della crescita, neurologici, psichiatrici e cardiovascolari. Fornendo le basi per il successivo studio clinico, i ricercatori hanno inoltre fornito revisioni e resoconti della letteratura disponibile sugli effetti avversi a lungo termine del trattamento con MPH. Questi sono riferiti specificamente a crescita e sviluppo puberale, e analizzano gli effetti neurologici, psichiatrici e cardiovascolari del farmaco. Fino all’agosto 2014 i membri di ADDUCE sono riusciti a registrare 1 370 bambini in 3 coorti per studi prospettivi osservazionali di farmacovigilanza per un periodo di 24 mesi. Per la prima volta, l’impiego di due gruppi di controllo ha fornito dati di alta rilevanza clinica poiché i medici possono distinguere tra effetti avversi causati dall’ADHD ed effetti collaterali del trattamento. Un altro risultato fondamentale è stato lo sviluppo e i test della fase pilota della Medication and Cognition Rating Scale (scala di valutazione di farmaci e cognizione) per bambini e adulti. Inoltre ADDUCE ha sviluppato uno strumento per rilevare e utilizzare le misure della maturazione ossea al fine di identificare e prevedere ritardi di crescita a lungo termine dovuti all’assunzione di farmaci. La bellezza di questi strumenti è che possono essere utilizzati anche per valutare gli effetti di altri farmaci stimolanti su cognizione e crescita. Gli esiti del progetto hanno portato a numerose pubblicazioni su riviste internazionali di primo piano e anche altri manoscritti sono in fase di preparazione. I risultati sono stati divulgati ampiamente in diversi incontri e conferenze internazionali oltre che inviate ai principali soggetti coinvolti come l’Agenzia europea per i medicinali (EMA), le organizzazioni nazionali, pazienti, professionisti medici e pubblico generale. ADDUCE ha valutato sistematicamente la sicurezza e l’efficacia del trattamento con MPH a lungo termine per chi soffre di ADHD. Ci si aspetta che queste scoperte abbiano un impatto diretto sulle linee guida e sulla consulenza normativa per la gestione dell’ADHD. Ciò a sua volta dovrebbe promuovere cure efficaci, sicure, di qualità e basate sull’evidenza per i pazienti con ADHD e migliorare significativamente la qualità delle loro vite.

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