Flusso di sapere sulla protezione del mare
I cambiamenti climatici e la pratica della pesca intensiva stanno avendo conseguenze importanti sull'ambiente marino. Per formulare risposte e interventi efficaci e tempestivi è necessaria una conoscenza approfondita della rilevanza del problema e informazioni dettagliate sui sistemi coinvolti. C'è anche bisogno di modelli in grado di prevedere quello che succederà in diversi scenari. Finanziata dal Settimo programma quadro (7° PQ), l'iniziativa MESOMED ha cercato di portare a una migliore comprensione dell'ambiente marino, in particolare nel Mediterraneo nord-occidentale. I ricercatori hanno studiato la distribuzione e i ritmi di produzione di biota e modelli di previsione dei cambiamenti futuri. MESOMED ha cercato di capire più a fondo il trasporto e le dinamiche della popolazione dello zooplancton e delle larve di pesci nel Golfo dei Leoni. Ha sviluppato tre complessi di sensori: un contatore fluometro del plancton a laser ottico integrato (che misura la fluorescenza), un fluometro a traino su piattaforma Acrobat e un fluometro di dispersione e trasmissiometro in sito con laser integrato. I dispositivi di misurazione sono stati usati in tre luoghi: presso una stazione nella baia di Marsiglia, su una nave nelle acque del Golfo dei Leoni nel Mediterraneo e su un altro vascello in Antartide. I partner del progetto hanno inoltre sviluppato una serie di modelli, come modelli di spettro delle dimensioni dell'ecosistema per contatori di plancton ottici, un modello del ritmo di crescita per zooplancton e un modello delle dinamiche trofiche del plancton. Il progetto non solo permetterà di capire meglio quali sono le conseguenze dell'attività umana sulla vita del mare, ma migliorerà anche la capacità e l'abilità degli scienziati di condurre studi multidisciplinari su larga scala.