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Advanced first response respiratory protection

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Proteggere gli addetti al primo intervento

Un progetto finanziato dall'UE sta lavorando per sviluppare nuovi assorbenti nanoporosi che offrano protezione contro una vasta gamma di sostanze tossiche e minacce biologiche. Il successo complessivo di questa iniziativa è importante per la protezione respiratoria sia degli addetti al primo intervento sia del pubblico in generale.

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In caso si verifichi un incidente che coinvolga agenti chimici, biologici, radiologici o nucleari (CBRN), le azioni preparatorie sono estremamente importanti per limitare la conseguenze e ridurre al minimo gli effetti. Questo aspetto è particolarmente importante per gli addetti al primo intervento, che spesso si recano sulla scena senza attrezzature di protezione adeguate e senza informazioni e/o formazione appropriate. I componenti del progetto FRESP ("Advanced first response respiratory protection") hanno cercato di stabilire una rete di scienziati e di istituzioni di ricerca finalizzata allo sviluppo di attrezzature di protezione respiratoria ad ampio raggio, facili da indossare e leggere. Questi dispositivi devono necessariamente essere personalizzati in base alle esigenze del personale di primo intervento e basarsi su materiali assorbenti nanoporosi. Cercando di integrare le due principali aree di protezione richieste (armi chimiche e sostanze chimiche industriali) senza ridurre la capacità di nessuna delle due, i partner di FRESP hanno cercato di aggiungere anche funzioni non disponibili negli assorbenti più avanzati disponibili oggi. In particolare, queste caratteristiche offrono protezione contro gas radioattivi e minacce biologiche. Inizialmente, il lavoro è stato dedicato all'analisi dei vari percorsi di preparazione per lo sviluppo di sorbenti nanoporosi con porosità altamente sviluppata. Successivamente, l'attenzione si è concentrata sulla loro ottimizzazione. I vari test condotti hanno fornito risultati positivi per la microporosità e la mesoporosità combinate e per la possibilità di combinare materiali impregnati che fornissero capacità di protezione sufficientemente elevata ma peso contenuto. Il team FRESP ha iniziato poi il lavoro sui principi di design di sistemi con cappucci che rispettassero il requisito fondamentale di un'unica taglia standard, oltre a vari altri vincoli. Dopo aver preso in considerazione anche altre problematiche di progettazione, l'esame si è ristretto a due alternative: l'uso di un cappuccio semi-permeabile con visore integrato e un cappuccio non permeabile, in plastica trasparente. La scelta preferenziale avverrà in base alle prestazioni fornite dai prototipi. Il lavoro svolto dal progetto FRESP nello sviluppo di apparecchiature di protezione respiratoria per il primo intervento deve ancora dimostrare il rispetto di numerosi requisiti. Nonostante ciò, ha le potenzialità per influire in modo significativo sulle procedure operative di pronto soccorso per i vantaggi complessivi offerti sia agli operatori sia alle vittime degli incidenti CBRN.

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