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Advanced Research on Interaction Mechanisms of electroMagnetic exposures with Organisms for Risk Assessment

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Esposizione elettromagnetica e leucemia infantile

Un progetto finanziato dall’UE ha valutato i rischi di leucemia infantile associati all’esposizione a campi magnetici con frequenza estremamente bassa (ELF-MF).

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Gli ELF-MF associati all’uso e alla trasmissione di energia elettrica sono stati classificati come potenzialmente carcinogeni per l’uomo. I dati epidemiologici supportano l’associazione tra l’esposizione residenziale a ELF-MF e la leucemia infantile. Gli studi finora condotti su modelli animali e cellulari non hanno fornito prove decisive di una relazione causale tra i due fenomeni. Il progetto ARIMMORA (Advanced research on interaction mechanisms of electromagnetic exposures with organisms for risk assessment), finanziato dall’UE, ha studiato i meccanismi biofisici sottostanti per verificare una possibile relazione causale tra l’esposizione agli ELF-MF e il cancro. Il progetto ARIMMORA ha visto al lavoro un team multidisciplinare costituito da 10 esperti mondiali dei rispettivi settori. Tra le attività condotte vi sono studi di epigenetica, cascate di segnalazione ERK, modelli in vivo di leucemia, tossicologia in vivo e modelli animali sensibili agli EMF, oltre alla valutazione dell’esposizione, alla modellazione biofisica e alla valutazione dei rischi. La ricerca è stata condotta con modelli di esposizione multipli, tra cui studi genetici, in vitro, in silico e su animali. L’esposizione fetale a campi magnetici uniformi a 50 Hz è stata analizzata in silico in modelli di gravidanza in tre fasi gestazionali e con diverse posizioni fetali. Il team ha inoltre sviluppato un nuovo modello di topo transgenico dotato del gene umano associato alla forma più comune di leucemia infantile (B-ALL, leucemia linfoblastica acuta a cellule B). Diverse fonti di ELF-MF, incluse le linee elettriche sotterranee e le stazioni di trasformazione, sono state valutate tramite dosimetria numerica. È stato sviluppato un nuovo strumento per determinare simultaneamente la grandezza e il gradiente spaziale dei campi magnetici incidenti. Gli studi sull’esposizione condotti in Italia e in Svizzera mostrano che l’esposizione media per i bambini è inferiore a 0,1 microtesla (μT) ma una piccola parte, fino al 4 % dei bambini, è esposta a più di 0,3 μT. Fra i 30 topi esposti a ELF-MF, uno ha sviluppato la B-ALL, mentre nei 65 animali di controllo non si è verificato alcun caso della malattia. Lo studio ha rilevato una riduzione delle cellule T citotossiche correlata all’esposizione a ELF-MF. Nelle cellule staminali ematopoietiche umane esposte a ELF-MF si sono osservate piccole differenze delle modificazioni epigenetiche. Il meccanismo delle coppie di radicali è il candidato più probabile per gli effetti ELF-MF osservati sui percorsi di segnalazione. I risultati del progetto ARIMMORA sono stati presentati insieme ad altri esiti recenti ottenuti da iniziative esterne sotto forma di valutazione di rischio dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC). I dati sono coerenti con la conferma della classificazione nel Gruppo 2B, che indica cioè che l’esposizione a ELF-MF può essere cancerogena per gli esseri umani. I risultati meccanicistici ottenuti dal progetto, tuttavia, potrebbero aprire la strada a nuovi percorsi di ricerca per le future valutazioni.

Parole chiave

Esposizione elettromagnetica, leucemia infantile, cancerogeno, Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro

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