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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Treat Iron-Related Childhood-Onset Neurodegeneration

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Nuove terapie per la neurodegenerazione

Gli sforzi europei per comprendere e trattare gravi forme di neurodegenerazione hanno portato alla scoperta di nuovi composti con efficacia terapeutica.

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La neurodegenerazione con accumulo cerebrale di ferro (NBIA) comprende un gruppo di malattie neurodegenerative ereditarie rare caratterizzate da elevati livelli di ferro nel cervello. La forma più comune di NBIA è la neurodegenerazione associata alla pantotenato-chinasi (PKAN), causata da mutazioni nel gene della pantotenato-chinasi 2 (PANK2). La maggioranza dei pazienti con NBIA presenta sintomi nella prima infanzia e una rapida progressione della malattia. Attualmente non esiste una terapia consolidata per fermare la PKAN o qualsiasi altra forma di NBIA. Il targeting biochimico di PANK2 sta emergendo come approccio interessante per prevenire l’accumulo aberrante di N-pantotenoil-cisteina e panteteina, entrambi tossiche. Gli scienziati del progetto TIRCON (Treat iron-related childhood-onset neurodegeneration), finanziato dall’UE, auspicavano di affrontare questa necessità urgente e senza risposta per la terapia dell’NBIA. In questo contesto hanno riunito esperienze del settore a livello mondiale e attraverso il piano collaborativo TIRCON hanno iniziato a perseguire lo sviluppo preclinico di farmaci promettenti. Le attività di TIRCON sono state progettate per fronteggiare la rarità della malattia, la mancanza di registri dei pazienti e la frammentazione della ricerca a livello globale. A tal fine i ricercatori hanno istituito un registro di 281 pazienti di NBIA armonizzato a livello internazionale. Questo database è stato accompagnato da una banca internazionale di biomateriale da 216 pazienti con NBIA e 372 controlli. Il materiale raccolto è stato utilizzato per analisi genomiche, proteomiche, trascrittomiche e metabolomiche in direzione di nuovi biomarcatori della malattia. I ricercatori hanno svolto una sperimentazione clinica randomizzata di 89 pazienti con controllo placebo per stabilire la sicurezza e l’efficacia del farmaco ferrochelante deferiprone nella PKAN. La durata dello studio per paziente era 18 mesi, durante i quali i ricercatori hanno valutato gli effetti sintomatici e neuroprotettivi del farmaco. Sono stati sintetizzati e studiati anche altri composti per la capacità di recuperare la PKAN in modelli di cellula, mosca e topo. Uno di questi composti (CAB1803) è stato brevettato e presentato con domanda di registrazione come farmaco orfano. Oltre alle nozioni fondamentali sulla patogenesi della malattia l’iniziativa TIRCON è riuscita a strutturare la ricerca sulla NBIA e la comunità sanitaria a livello internazionale. Cosa importante i composti identificati potrebbero servire da nuove terapie per una malattia progressiva, disabilitante e potenzialmente letale.

Parole chiave

Neurodegenerazione, NBIA, PKAN, deferiprone, CAB1803, brevetto

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