I vecchi antibiotici contro i patogeni altamente resistenti
La polmonite da ventilatore (ventilator-associated pneumonia, VAP) rientra tra le infezioni più comuni contratte nelle unità di terapia intensiva (UTI). È causata da bacilli gram negativi e, in particolare, bacilli gram negativi resistenti a più farmaci (MDR-GNB). Le attuali linee guida cliniche consigliano di scegliere per la terapia iniziale della VAP un antibiotico a base di carbapenemi con attività antipseudomoniale. Purtroppo, la resistenza agli antibiotici di tali organismi, in particolare ai carbapenemi, ha comportato rilevanti problemi terapeutici. Il problema della resistenza ai farmaci antimicrobici viene aggravata dalla diminuzione dell’attività di scoperta e sviluppo di nuovi antibiotici. Su tali premesse, il progetto quadriennale MAGICBULLET(si apre in una nuova finestra) (Optimisation of treatment with off-patent antimicrobial agents of ventilator-associated pneumonia (VAP)), finanziato dall’UE, puntava a ottimizzare il trattamento della VAP. I ricercatori si sono rivolti alla colistina, un antibiotico scoperto oltre 60 anni fa e successivamente abbandonato, se non per trattare infezioni delle vie respiratorie in pazienti affetti da fibrosi cistica. Un numero sempre maggiore di prove ha indicato che la colistina presenta una vasta attività antimicrobica in vitro contro i MDR-GNB; non è però mai stata effettuata una sperimentazione clinica randomizzata. MAGICBULLET ha riunito oltre 60 ricercatori appartenenti a 35 istituzioni diverse, tra cui ospedali in Spagna, Grecia e Italia, che hanno partecipato alla sperimentazione clinica. L’obiettivo era di confrontare l’efficacia e la sicurezza di due agenti antimicrobici fuori brevetto, la colistina rispetto al meropenem, e definire la regola aurea per la terapia relativa alla VAP. I risultati hanno supportato con evidenza l’impiego della colistina, quale antibiotico d’elezione per il trattamento empirico della VAP in aree di elevata prevalenza di MDR-GNB. I campioni prelevati dai pazienti e inseriti nella sperimentazione clinica sono stati valutati in termini di sviluppo di resistenza antimicrobica e dello specifico meccanismo di uso di antibiotici ad impatto sul microbioma. È stato dedicato un impegno notevole anche allo sviluppo di un esame rapido basato su PCR per la rilevazione di MDR-GNB e nei confronti di procedure affidabili per determinare la suscettibilità antibiotica. Tenuto conto che la VAP è associata all’aumento di complicazioni, a un ricovero più lungo e in ICU e a una mortalità anomala, le conclusioni dello studio presentano importanti conseguenze sotto il profilo clinico. Inoltre, i partner ritengono che la colistina potrebbe essere somministrata per il trattamento di altre gravi infezioni causate da MDR-GNB in pazienti in condizioni patologiche critiche.