Strumenti per identificare la diversità genetica
L'Ophiostoma è stato introdotto in Europa in modo accidentale. Si teme che l'esistenza di specie di Ophiostoma e di ibridi interspecifici fertili tra loro dia origine a ceppi più patogeni attraverso il flusso genetico. Il progetto GENODED, finanziato dall'UE, si proponeva di identificare nuovi marcatori molecolari, per indagare sull'evoluzione delle popolazioni patogene di Ophiostoma. A tal fine, è stato esaminato il genoma del fungo DED per ripetizioni di sequenze semplici o microsatelliti (piccoli frammenti di DNA utilizzati per le impronte digitali) e i relativi polimorfismi. Sono state sviluppate specifiche analisi basate su reazione a catena della polimerasi per una serie di tali ripetizioni che, successivamente, sono state utilizzate per caratterizzare isolati fungini da siti differenti nella penisola iberica. Accanto a tali microsatelliti neutrali, sono stati utilizzati come marcatori anche geni di patogenicità. I risultati hanno indicato che, nella maggior parte dei luoghi, differenti genotipi di Ophiostoma erano correlati a vari livelli di aggressività. La variabilità osservata è stata attribuita alla riproduzione sessuale, a fronte della scoperta che le spore sessuali sono il principale meccanismo di propagazione tra gli olmi. Sono stati anche rilevati polimorfismi specifici associati con la tolleranza sulla temperatura. Inoltre, è stato studiato il contributo di transposoni alla diversità genetica osservata, risultato principalmente applicabile in relazione a polimorfismi generati da popolazione a propagazione asessuata con trasposizione di tali elementi all'interno del genoma. Le analisi GENODED hanno fornito conoscenze più approfondite sui livelli di flusso e ibridazione di geni tra popolazioni di Ophiostoma. Queste informazioni potrebbero costituire la base di studi futuri sui meccanismi evolutivi che danno forma alle popolazioni di funghi DED.