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Contenuto archiviato il 2024-05-30

Alpha CaMKII autophosphorylation as a mechanism to regulate alcohol consumption

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Gli effetti dell'alcol sul cervello

I ricercatori hanno raccolto dati su ciò che accade al cervello il mattino successivo a una notte trascorsa a bere. Il risultato potrebbe dipendere dai geni dei singoli individui.

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La piaga dell'alcolismo colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Questo problema pesa non solo sui diretti interessati e sulle loro famiglie, ma ha anche conseguenze socioeconomiche, tra cui un maggiore carico economico per i sistemi finanziari e di assistenza. È quindi importante approfondire le conoscenze biologiche di cui disponiamo sulla dipendenza dall'alcol, al fine di sviluppare soluzioni di trattamento e di prevenzione più efficaci. Il progetto ALCO__CAMK ("Alpha CaMKII autophosphorylation as a mechanism to regulate alcohol consumption") ha lavorato su due importanti modi per migliorare la conoscenza di questa malattia e le possibilità future di trattamento. Prima di tutto, i ricercatori si sono dedicati alla creazione di un modello animale che presentasse i comportamenti correlati alla dipendenza da alcol, svolgendo a questo scopo uno studio longitudinale. Il team si è dedicato a un'analisi dettagliata del comportamento dei ratti nei gruppi sociali e dei relativi tratti comportamentali, mostrati in precedenza negli umani come precursori dell'alcolismo (impulsività, ansietà ecc.), osservando gli animali in un contesto con accesso illimitato all'alcol per 70 giorni. Nella ricerca delle correlazioni fra tratti comportamentali e comportamento legato alla dipendenza, i dati hanno indicato un rapporto tra alti livelli di tratti legati all'ansia e forte impulsività. La seconda parte del progetto è stata dedicata al legame tra l'autofosforilazione del calcio e CaMKII e lo sviluppo di comportamenti legati a dipendenza da alcolici. I ratti mutanti CaMKII-T286A sono stati confrontati con analoghi esemplari selvatici ed è stato scoperto che i mutanti carenti di autofosforilazione CaMKII presentavano risposte comportamentali diverse all'alcol. I mutanti, ad esempio, mostravano una minore risposta psicostimolante all'iniezione di alcol. I test hanno indicato inoltre una chiara divisione di alta e bassa motivazione verso l'alcol tra i ratti selvatici dopo il trattamento cronico a base di alcol, mentre i ratti mutanti si sono mantenuti in gran parte nel mezzo della scala. Il progetto ALCO_CAMK ha creato un nuovo modello animale per la dipendenza da alcol, scoprendo che l'autofosforilazione del CaMKII è importante per la regolazione dei comportamenti collegati alla dipendenza. La scoperta degli effetti del CaMKII sulle conseguenze comportamentali dell'alcolismo porterà auspicabilmente alla creazione di nuove ed efficaci strategie molecolari per il trattamento di questa malattia.

Parole chiave

Cervello, alcol, alcolismo, dipendenza, CaMKII, autofosforilazione, ansia, forte impulsività

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