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Contenuto archiviato il 2024-05-28

A phase I/IIa clinical trial in Duchenne muscular dystrophy using systemically delivered morpholino antisense oligomer to skip exon 53

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Una nuova terapia per la distrofia muscolare

Una malattia genetica mortale, denominata distrofia di Duchenne (DMD) colpisce quasi uno su 5 000 nuovi nati di sesso maschile. Alcuni ricercatori europei hanno lavorato su un approccio innovativo diretto a ripristinare i livelli della proteina mutata.

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La DMD è una malattia muscolare incurabile, causata da mutazioni nel gene distrofina, uno dei geni umani più grandi. In condizioni normali, le 79 parti codificanti la proteina del gene distrofina si assemblano, producendo la proteina funzionale. Contrariamente alla DMD, in cui le mutazioni in alcuni di tali esoni determinano una proteina non funzionale, la distrofia muscolare di Becker (Becker muscular dystrophy, BMD) consente la produzione di una proteina più corta ma funzionale, che permette ai pazienti di camminare e avere una speranza di vita normale. Per i pazienti affetti da DMD risulta molto interessante la possibilità di strategie terapeutiche geneticamente orientate a creare una forma di BMD più lieve. Puntando a tale obiettivo, gli scienziati hanno sviluppato un metodo noto come salto dell’esone che, essenzialmente, stimola il meccanismo cellulare a saltare l’esone mutato. Finora, l’impegno è stato rivolto al salto dell’esone 51 del pre-mRNA della DMD, poiché la sua rimozione otteneva il ripristino del modulo di lettura aperto in quasi il 13 % dei bimbi con DMD. Gli scienziati impegnati nel progetto SKIP-NMD (A phase I/IIa clinical trial in Duchenne muscular dystrophy using systemically delivered morpholino antisense oligomer to skip exon 53), finanziato dall’UE, hanno proposto l’impiego di oligonucleotidi antagonisti per l’esone 53, come cerotto molecolare per produrre la versione più corta della proteina distrofina. Sono stati testati inizialmente in vitro vari oligonucleotidi su mioblasti immortalizzati, ricavati da pazienti con differenti mutazioni di esone 53. La sicurezza e l’efficacia clinica dell’oligonucleotide antagonista più efficiente sono state testate in una sperimentazione clinica randomizzata di controllo svoltasi nel Regno Unito, in Francia e in Italia. Gli scienziati si sono serviti dell’immaginografia a risonanza magnetica muscolare e della spettroscopia a risonanza magnetica, per validare l’esito del trattamento su 24 bambini, sottoposti a infusioni quotidiane dell’oligonucleotide. La valutazione in corso dei valori misurati di carattere fisioterapico, biologico e biochimico giudicherà sull’efficacia complessiva dell’approccio. Sul lungo periodo, l’idea consiste nel personalizzare questo approccio di terapia basata su RNA mediante oligonucleotidi antagonisti, in modo da saltare l’esone mutato riscontrato in ciascun caso, e di produrre una proteina distrofina più corta ma comunque funzionale. Si presume che tale risultato rallenti la progressione della malattia e migliori la qualità di vita del paziente.

Parole chiave

Distrofia muscolare di Duchenne, distrofina, salto dell’esone, SKIP-NMD, sperimentazione clinica

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