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Unravelling the mechanism for development of WASP-associated primary immunodeficiency

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La causa molecolare dell’immunodeficienza

Alcuni scienziati europei hanno unito tecniche di biologia cellulare, immunologia e biologia molecolare per svelare l’affascinante ruolo di una proteina del sistema immunitario. Le informazioni generate contribuiranno a comprenderne il coinvolgimento nella malattia.

Le immunodeficienze primarie sono un gruppo di disturbi ereditari associati alla disfunzione immunitaria grave. Due di queste malattie, la sindrome di Wiskott-Aldrich (WAS) e la neutropenia X-linked (XLN), sono causate da mutazioni nel gene che codifica per la proteina WAS (WASP). WASP è una proteina specifica delle cellule emopoietiche che regola la risposta, la migrazione e la fagocitosi delle cellule immunitarie. La WAS è causata da mutazioni con perdita di funzioni: i pazienti risultano immunocompromessi e non sono in grado di rispondere ai patogeni esterni. XLN è invece dovuta a mutazioni con acquisizione di funzioni, e i pazienti soffrono di grave neutropenia. Ma i meccanismi attraverso i quali questi differenti fenotipi clinici sono causati da diverse mutazioni in WASP restano per lo più sconosciuti. Cercando di affrontare questo problema, gli scienziati del progetto WASPSTINGS (“Unravelling the mechanism for development of WASP-associated primary immunodeficiency”), finanziato dall’UE, hanno studiato un nuovo modello murino della malattia. Poiché i pazienti con mutazioni in WASP non rispondono ai patogeni esterni ma reagiscono con forza agli autoantigeni, l’obiettivo principale era delineare il ruolo preciso di WASP nel sistema immunitario. I risultati del progetto hanno dimostrato che nelle cellule B con carenza di WASP non era possibile una corretta maturazione dell’affinità nel sistema linfatico. I topi con deficienza di WASP presentavano invece un’espansione delle cellule B che riconoscono gli antigeni. Questi dati indicano che i disturbi associati a WASP sono causati da un’attivazione non corretta delle cellule immunitarie, che disturba la corretta induzione della tolleranza. Il team di ricerca ha anche creato una piattaforma di topi “gene-targeted” per studi futuri sui membri della famiglia WASP e i loro partner di interazione. In combinazione con le scoperte dello studio WASPSTINGS questa piattaforma dovrebbe colmare la lacuna di conoscenza sul ruolo di WASP nell’emopoiesi e nello sviluppo del sistema immunitario.

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