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Integrated Approaches to Food Allergen and Allergy Risk Management

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La gestione delle allergie alimentari

Solo in Europa circa 20 milioni di persone soffrono di qualche forma di allergia alimentare. Alcuni ricercatori finanziati dall’UE stanno sviluppando strategie basate sull’evidenza per ottimizzare la gestione delle allergie alimentari e minimizzare i rischi.

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Le allergie alimentari sono incurabili, e l’unica opzione disponibile è evitare l’ingrediente a cui si è sensibili. I sintomi dell’allergia variano da forme lievi fino all’anafilassi, evidenziando la necessità di determinare i livelli di sicurezza della contaminazione da allergeni negli alimenti. Il progetto multidisciplinare IFAAM (“Integrated approaches to food allergen and allergy risk management”) svilupperà linee guida basate sull’evidenza per gestire efficacemente le allergie alimentari utilizzando la piattaforma informatica Allerg-e-lab per l’analisi di dati complessi. IFAAM fornirà approcci armonizzati integrati attraverso l’inclusione di soggetti coinvolti come valutatori e manager del rischio, l’industria alimentare, i professionisti sanitari e i consumatori allergici. La coorte di nascita EuroPrevall ha lavorato per comprendere l’incidenza delle allergie alimentari su neonati e bambini. I membri di IFAAM hanno messo a punto questionari e protocolli clinici per il follow-up su questa coorte, e hanno armonizzato i protocolli per diagnosticare l’allergia alimentare. È già stata ottenuta l’approvazione etica in cinque centri dello studio. Sono in corso studi su proprietà degli allergeni, fattori di rischio, biomarcatori candidati per la gravità, interventi tramite inibitori della pompa protonica e ruolo dei mastociti. I ricercatori hanno confrontato i dati di EuroPrevall con altri database per ottenere dati soglia su alimenti come sedano e arachidi. In ambiente Allerg-e-lab sono stati implementati studi pilota sulle reazioni allergiche. L’elenco degli ingredienti alimentari da testare include latte in polvere, albume d’uovo in polvere, farine di noci, nocciole e arachidi. Attraverso metodologie basate sulla spettrometria di massa sono state eseguite analisi multi-analitiche per gli allergeni alimentari. Il team ha così identificato peptidi bersaglio candidati e sviluppato nuovi protocolli di estrazione degli allergeni oltre a protocolli di digestione proteolitica. Attualmente si sta valutando nei pazienti la reattività all’immunoglobulina E dei suddetti ingredienti. I risultati del progetto saranno inestimabili nell’attuale scenario di crescente incidenza di allergie, anche nei neonati. Oltre a migliori strumenti diagnostici, i risultati della ricerca contribuiranno a sviluppare regolamenti di sicurezza alimentare paneuropei efficaci per minimizzare il rischio dei consumatori. Tali misure accresceranno anche la competitività dell’industria alimentare europea.

Parole chiave

Allergia alimentare, allergene, rischio di allergia, Allerg-e-lab, reattività all’immunoglobulina E

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