Il microbiota orale e la mucosite
L’eziologia di base della mucosite orale, vale a dire la reazione infiammatoria dei tessuti della mucosa della bocca dopo la chemioterapia e la radioterapia, non è stata oggetto di molti studi. Prove sempre maggiori suggeriscono il coinvolgimento della microflora orale. In tale quadro, il progetto MUCOSITIS PLATFORM (Development of a multidisciplinary platform for the screening of new preventive and therapeutic strategies against oral mucositis), finanziato dall’UE, ha indagato sulle implicazioni dei batteri della bocca nell’eziologia della mucosite orale. Gli scienziati hanno sviluppato un nuovo modello di malattia, che supera i limiti di citotossicità connessi con le interazioni microbo-epitelio in vitro. Separando i microbi e le cellule epiteliali con una membrana porosa rivestita da uno strato di mucina, i ricercatori sono riusciti a prolungare la loro coltura congiunta di tre giorni, per evitare condizioni infettive. I risultati in tale modello hanno dimostrato che determinati batteri presenti nella bocca, i ceppi Klebsiella e Lactobacillus, riducono notevolmente la capacità di cicatrizzazione delle ferite delle cellule epiteliali in coltura. Al contrario, è stato osservato un effetto favorevole alla cicatrizzazione delle ferite in colture contenenti vari ceppi di Streptococcus. L’irradiazione, come anche vari agenti chemioterapici, incidevano sulla formazione, la composizione e la virulenza della microflora della bocca, con potenziali effetti sulla cicatrizzazione delle lesioni epiteliali. Per convalidare i risultati ottenuti in vitro, i ricercatori hanno studiato il microbioma orale di pazienti affetti da cancro localizzato alla testa e al collo, sottoposti a radioterapia. I risultati hanno indicato una correlazione tra le modifiche nella comunità microbica della bocca e il funzionamento orale normale dei pazienti. In particolare, l’abbondanza di Prevotella spp. e Atopobium spp. era fortemente collegata alla gravità della mucosite orale. Pertanto, questi batteri potrebbero essere usati come biomarcatori per la malattia. Durante lo sviluppo della mucosite, la barriera epiteliale viene dissestata, consentendo alla microflora di invadere i tessuti sottostanti. In questo senso, hanno scoperto un frammento solubile della molecola di adesione cellulare E-cadherin che potrebbe essere un marcatore predittivo della mucosite nei pazienti con cancro orofaringeo che sono stati sottoposti a radioterapia. Lo screening farmacologico ha rivelato che il composto polifenolico 8-PN di derivazione vegetale rallentava la comparsa della mucosite orale indotta da radiazione nel modello murino. Per concludere, il progetto ha scoperto il collegamento tra composizione del microbiota e gravità della mucosite. I dati possono essere utilizzati per la stratificazione dei pazienti e la gestione della malattia.