Più peso all’obesità associata all’orologio biologico
I ritmi circadiani di circa 24 ore guidano e coordinano molti processi biochimici, fisiologici e comportamentali. È inoltre significativo che la regolazione della sintesi lipidica e dell’ossidazione degli acidi grassi sia modulata da geni regolati dagli orologi biologici. Il progetto OBESITY AND LIGHT (Bringing obesity to light - do obesogenic chemicals affect lipid metabolism through changes in circadian rhythm?) ha utilizzato il pesce zebra per studiare gli effetti dei cambiamenti dell’orologio sulla formazione e l’accumulo di lipidi nel corpo. I ricercatori di OBESITY AND LIGHT hanno dimostrato che in condizioni di luce continua piuttosto che in cicli sfasati di luce e oscurità il pesce produceva ancora più adipociti che sotto regime altamente calorico. L’adipogenesi è inoltre parzialmente regolata da isoforme di recettori attivati dai proliferatori dei perossisomi (Ppars), delle quali una possiede diversi siti di legame per il gene dell’orologio Rev-erbα. Ciò indica che la formazione degli adipociti è collegata ai geni dell’orologio guidati dalla luce. Il team del progetto ha inoltre dimostrato che l’esposizione di larve di pesce zebra a interferenti endocrini che disturbavano l’attività dell’orologio circadiano promuoveva l’accumulo di adipociti. Inoltre sostanze chimiche note per l’azione modificatrice sull’attività dell’orologio aumentavano l’accumulo di lipidi. I dati del progetto hanno dimostrato chiaramente il collegamento bilaterale tra orologi circadiani e metabolismo dei grassi. Poiché numerosi processi fisiologici si basano su input da cicli temporali biologici, ciò ha ampie implicazioni sulla salute a causa dell’azione di alcuni composti ambientali. Il trattamento del cancro, dei disturbi del sonno e delle malattie metaboliche come l’obesità potrebbe ottenere beneficio da questa ricerca.
Parole chiave
Orologio biologico, obesità, ritmo circadiano, lipidi, interferente endocrino