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Rivista Research*eu
Contenuto archiviato il 2024-05-16

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Obesità: una ricerca dell’UE combatte il sovrappeso

L’obesità è diventata una delle principali sfide per la sanità pubblica sia per i paesi sviluppati che per quelli in via di sviluppo, con delle statistiche piuttosto agghiaccianti. In tutto il mondo, 1,9 miliardi di adulti e 42 milioni di bambini sono in sovrappeso o obesi. All’interno della stessa Unione europea, nel 2014 Eurostat ha stimato che il 51,6 % della popolazione dell’UE era in sovrappeso. Un bambino su tre nell’UE è in sovrappeso.

Il nuovo tabagismo del ventunesimo secolo?

Sul piano sociale, il tema sensibile del peso delle persone si è radicato nella nostra cultura, con espressioni culturali che includono il movimento «Plus Size» nella moda e la crescente reazione negativa al concetto di «Fat Shaming» (l’idea che fare in modo che le persone sovrappeso si vergognino del proprio peso potrebbe motivarle a prendere decisioni più salutari) che rappresentano solo due esempi. Ad ogni modo, anche se andrebbe sempre incoraggiata la promozione di un’immagine positiva del corpo, le prove scientifiche sono chiare: essere in sovrappeso o obesi può influire drasticamente sulla salute di un individuo, aumentando significativamente il rischio di malattie croniche quali diabete di tipo-2, malattie cardiovascolari, alcuni tipi di cancro, ipertensione e cardiopatie coronariche. Oltre alle malattie fisiche, il sovrappeso può anche portare a una vasta gamma di disturbi psicologici, quali la depressione. Alla domanda su quale sia la causa principale dell’obesità, molti sarebbero immediatamente portati a rispondere il cibo e la dieta. E, come evidenzia la nostra copertina su questo argomento, questi sono davvero ingredienti essenziali nelle cause dell’obesità. Ma in realtà non è così semplice in quanto sono in gioco anche molti altri fattori, che devono essere affrontati se si vuole fermare e invertire questo crescente problema di salute pubblica. Nelle pagine seguenti, sono presenti le informazioni relative a otto progetti finanziati dall’UE che hanno affrontato il problema dell’obesità e che hanno contribuito in modo significativo alla nostra fondamentale comprensione della condizione, oltre a fornire possibili soluzioni che possono aiutarci a far fronte a questa crescente crisi della sanità pubblica. Progetti quali Child-MHO, EASY e NeuroEE hanno fatto straordinarie scoperte in laboratorio, dimostrando come il ruolo della genetica e del metabolismo possa avere un impatto diretto sul peso di una persona. Dal canto suo, il progetto i2MOVE, finanziato dal CER, sta sviluppando una nuova generazione di interfacce neurali al fine di fornire trattamenti innovativi per le persone in sovrappeso o obese. Da un punto di vista sociologico, il progetto OBESCLAIM ha studiato il ruolo dell’etichettatura nutrizionale sui prodotti alimentari nella lotta contro l’obesità. Infine, il progetto INNOPREFAT, di un’innovativa PMI spagnola, ha utilizzato una combinazione intrigante di verbena odorosa e ibisco per sviluppare un prodotto innovativo che si è dimostrato di grande aiuto per le persone intenzionate a perdere peso. Saremo lieti di ricevere le vostre opinioni. Potete inviare domande o suggerimenti a: editorial@cordis.europa.eu

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