Gli occhiali adattivi offrono una visione chiara alle persone affette da presbiopia
A partire dai 40 anni circa, l’occhio umano inizia a perdere la capacità di mettere a fuoco gli oggetti vicini, una condizione comune nota come presbiopia, che si evolve fino ai 60 anni circa. Si tratta di un aspetto naturale legato all’invecchiamento, ma che può causare stress e frustrazione. Sono 400 milioni le persone affette da presbiopia in Europa, Nord America e Giappone. Le lenti progressive sono state progettate per aiutare a correggere questo difetto. Esse presentano un gradiente di potenza, e al momento sono considerate l’approccio migliore, tuttavia sono in molti a dichiarare la propria insoddisfazione per il design attuale di lenti o occhiali, con conseguente diminuzione della qualità della vita. «Circa il 10 % dei presbiti, ovvero 28 milioni di persone in Europa, si dice insoddisfatto delle attuali soluzioni correttive. Le immediate conseguenze di ciò sono un disagio visivo e posturale, che determinano una ridotta qualità della vita», afferma Bruno Berge, amministratore delegato e fondatore di Laclarée. Il progetto SEECLEAR, finanziato dall’UE, ha ideato delle nuove e innovative lenti capaci di offrire una visione adattiva, pur mantenendo alti livelli di qualità estetica e funzionalità del design. Gestito dall’azienda francese di ottica Laclarée, il progetto SEECLEAR ha sviluppato e testato prototipi funzionanti dei nuovi prodotti. L’azienda sta ora lavorando alla miniaturizzazione della tecnologia base e prevede di vendere le proprie lenti ai rivenditori di occhiali di tutta Europa e successivamente del resto del mondo.
Lenti riempite di liquido
Laclarée possiede attualmente due brevetti di base a livello mondiale per proteggere la propria tecnologia, che sfrutta innovative lenti riempite di liquido. Tali lenti vengono attivate da sistemi elettrofluidici a bassa potenza presenti nelle aste degli occhiali. Un sensore integrato a infrarossi rileva la distanza dagli oggetti, e il sistema si adatta di conseguenza. «La tecnologia adattiva si basa su una rivoluzionaria lente liquida adattiva, inserita all’interno di una lente oftalmica monofocale standard e attivata da un attuatore microfluidico a bassa potenza situato nell’asta degli occhiali. L’intero sistema funziona automaticamente grazie ad una tecnologia a sensori in miniatura che calcola la distanza dalla scena osservata», spiega Berge, coordinatore del progetto SEECLEAR. Le lenti forniscono una visione chiara a qualunque distanza in modo automatico, offrendo un ampio campo visivo. Il sistema è perfettamente compatibile con la maggior parte degli stili di montatura, pertanto chi porta gli occhiali non è limitato ad alcuni tipi di design. «La tecnologia è stata progettata per essere poco appariscente. Innanzitutto, le lenti sono trasparenti esattamente come qualunque altra lente oftalmica, e sono compatibili con la maggior parte dei design. Inoltre, l’elettronica e il sistema di attuazione sono compatti e compatibili con le ordinarie montature», aggiunge Jessica Jarosz, responsabile del reparto di ottica e visione presso Laclarée.
Vantaggio competitivo
Esistono due principali tecnologie concorrenti per lenti adattive. Altre aziende in Belgio, Israele e Giappone stanno lavorando con la tecnologia a cristalli liquidi. Un’altra azienda sta progettando lenti liquide con membrana deformabile come quelle realizzate da Laclarée. «I cristalli liquidi presentano sfide tecniche per il mercato degli occhiali, mentre l’altra tecnologia fluidica concorrente mostra limitazioni intrinseche in termini di forma delle lenti e fattore di forma», osserva Berge. Il team di SEECLEAR sottolinea che la propria tecnologia è l’unica a soddisfare sia i requisiti ottici necessari per una vista confortevole a tutte le distanze, sia la compatibilità estetica. Laclarée ha ora in programma di vendere il prodotto come occhiali completi avvalendosi della collaborazione di affermati rivenditori ottici in tutta Europa. «Il nostro target di mercato è rappresentato da tutte le persone presbiti che non hanno trovato una soluzione visiva confortevole», afferma Berge.
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