Studi sulla deposizione di particelle biogene nei sedimenti
Spinto dagli impegni assunti dai paesi europei nei trattati internazionali sulla tutela dell'ambiente, il progetto ORFOIS ha studiato approfonditamente l'origine e la sorte dei flussi di particelle biogene nell'oceano. Il lavoro di ricerca del progetto includeva anche un altro importante aspetto, ossia l'interazione delle particelle con la concentrazione di CO2 nell'atmosfera e i sedimenti marini. Gli studi implicati, i set di dati accumulati e i modelli sviluppati dovrebbero rappresentare un mezzo prezioso per prevedere in modo affidabile le fonti e i pozzi d'assorbimento di CO2 sulla superficie dell'oceano. Fino ad ora il ruolo degli ambienti di deposizione costieri, marini e fluviali, quali pozzi di nutrienti non era ancora stato ben definito. Gli studi esistenti sul sistema deltizio del rio delle Amazzoni avevano mostrato che, dopo la deposizione, le particelle di silice subiscono una rapida conversione in fasi alluminosilicate ricche di cationi. Queste possono causare la formazione di nuove fasi alluminosilicate ricche di cationi, che possono essere importanti fonti di cationi maggiori (K, Mg), elementi minori (F) e nutrienti (Si) a livello internazionale. Durante queste reazioni d'assorbimento dei cationi, avviene un meccanismo di retroazione, in cui il CO2 consumato durante l'alterazione dei silicati sul terreno viene restituito dagli oceani all'atmosfera. Uno dei principali risultati del progetto è lo studio dell'importanza della silice biogena quale sostrato per la formazione delle nuove fasi alluminosilicate in due sistemi deltizi. Il contenuto di silice reattiva nei sedimenti del fiume Gange Brahmaputra e del fiume Mississippi è stato identificato dallo studio usando metodi analitici operativi standard e modificati. Sulla base di questi modelli, sono state misurate particelle di silice biogena recente, non alterata (BSi) e di silice biogena alterata, oltre ad altre fasi alluminosilicate autigene. I risultati così ricavati e quelli già esistenti sono stati estrapolati per tutto l'oceano sotto costa, ed hanno mostrato che i sistemi deltizi formano i più grandi pozzi d'assorbimento di silice disciolta fluviale. È stato inoltre stimato il ruolo delle fasi alluminosilicate di nuova formazione ricche di cationi sui sostrati silicei quale fonte di CO2 nell'atmosfera in scala di tempi geologici. Per maggiori informazioni, cliccare: http://www.pangaea.de/Projects/ORFOIS/