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Contenuto archiviato il 2024-05-27

SNPs of high utility within European commercial pig breeds

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Razionalizzazione dei programmi di allevamento dei suini

A dispetto dei grandi progressi fatti nella mappatura dettagliata dei geni, alcuni geni indesiderabili fanno ancora capolino nei genomi delle razze commerciali di animali. Una ricerca finanziata dall'UE ha studiato il genoma dei suini sino al singolo nucleotide, per identificare i geni utili ed eliminare gli "indesiderati".

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La rivoluzione in corso nella genomica e nelle tecniche di mappatura gioca un ruolo fondamentale nel miglioramento, in pratica, di tutti i tratti di efficienza nella produzione del bestiame da allevamento. Tali progressi significano che gli allevatori di maiali possono ora avvalersi di una tecnologia dei marker genici che una volta era appannaggio solo dei più avanzati laboratori high-. Il progetto Pigsnp ("SNPs of high utility within European commercial pig breeds") mirava a restringere realmente la ricerca dei tratti utili nelle razze commerciali di suini, utilizzando una nuova tecnica per individuare i polimorfismi a singolo nucleotide (SNP). Come suggerisce il suo nome, l'SNP interviene quando esiste una differenza in un solo nucleotide o coppia base nel filamento del DNA. Le implicazioni dell'identificazione del SNP sono davvero molto significative. Le variazioni che è possibile trovare nei genomi di tutte le specie sono di scala astronomica e gli allevatori di animali e piante possono tagliare su misura i loro programmi in modo da ottenere l'esatta composizione di tratti desiderata. Il progetto Pigsnp ha esaminato 158 campioni di DNA raccolti da cinque razze principali di suino: Duroc, Pietrain, Landrace, Large White e Wild Boar. I ricercatori si sono avvalsi della tecnologia di sequenziazione ad alta velocità Illumina Solex, che mette a disposizione un'ampia area superficiale per molte migliaia di reazioni chimiche contemporanee. Sono stati isolati più di 350.000 SNP ad alta probabilità e con essi, insieme a poliformismi di altre fonti, è stato realizzato un database con più di mezzo milione di SNP. Utilizzando il chip PorcineSNP60 per validare gli SNP e determinare il merito genetico, il progetto Pigsnp ha ottenuto circa 43.000 SNP che sono stati identificati e resi liberamente disponibili alla comunità scientifica a scopo di ricerca. Di questi, quasi 4.500 si sono confermati essere specifici delle varie razze. Sulla base pratica, un tratto genetico che gli allevatori vogliono eliminare dal loro bestiame è l'odore di verro, che conferisce un odore e gusto sgradevole alla carne a causa di determinati ormoni anabolizzanti testicolari. Il chip è stato utilizzato per genotipizzare i maiali per il potenziale odore di verro. L'utilizzo di marker genetici eliminerà la necessità di castrare gli animali, metodo che oggi è l'unico ad assicurare che la carne non abbia gusto sgradevole. Anche se il genoma suino richiede ulteriori analisi e l'individuazione degli esatti geni responsabili dei tratti indesiderati, il chip PorcineSNP60 progettato durante il progetto Pigsnp ha innegabili utilizzi pratici nell'industria dell'allevamento dei suini. L'ampliamento dei confini della genotipizzazione sino al singolo nucleotide può senza dubbio essere esteso ad altri programmi di allevamento e, in generale, allo studio della genomica.

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