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Mechanisms that underlie loss of antigen tolerance in HLA-associated autoimmune diseases

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Le molecole dell’HLA nelle malattie autoimmuni

I ricercatori europei hanno studiato in modo approfondito il ramo del sistema immunitario responsabile delle malattie autoimmuni, concentrandosi sui recettori specifici delle cellule con antigeni e sul ruolo che svolgono nell’induzione e nella regolazione dell’autoimmunità.

Nelle patologie autoimmuni, il corpo riconosce i propri antigeni come se fossero estranei e determina quindi risposte infiammatorie distruttive in vari organi. Normalmente, le cellule T regolatorie contrastano le cellule T effettrici attraverso un fenomeno chiamato tolleranza antigenica, che previene queste conseguenze dannose. Per mantenere o indurre questa tolleranza, è necessaria la presentazione degli antigeni su recettori specializzati, i cosiddetti recettori di classe II HLA (antigene leucocitario umano) o MHC (istocompatibilità maggiore). I meccanismi precisi sottostanti alla tolleranza antigenica, tuttavia, sono scarsamente conosciuti. Il progetto IMMUNE TOLERANCE ("Mechanisms that underlie loss of antigen tolerance in HLA-associated autoimmune diseases"), finanziato dall’UE, ha cercato di gettare nuova luce sia su questi processi sia sulle malattie autoimmuni. A questo scopo, gli scienziati hanno studiato la pancreatite autoimmune (AIP) umana in un modello di ratto, per chiarire il ruolo svolto da specifiche cellule T ristrette al tipo HLA nell’induzione della malattia. Hanno osservato che nel trasferimento adottivo di sole cellule T del tipo a rischio HLA, gli animali non sviluppavano AIP, dimostrando che tali cellule T non sono la causa diretta della malattia. Invece, le cellule T citotossiche causavano AIP nel trasferimento adottivo. Questi risultati suggeriscono un difetto nelle cellule T regolatorie che esprimono lo specifico tipo a rischio HLA, sottolineando l’importanza della classe HLA classe II nella predisposizione all’autoimmunità. I ricercatori, inoltre, hanno studiato il ruolo dei recettori di HLA nella celiachia, valutando l’efficacia della terapia enzimatica per via orale in un modello di ratto pre-clinico, In generale, lo studio IMMUNE TOLERANCE ha permesso di ottenere informazioni preziose sul meccanismo di interazione tra cellule T regolatorie ed effettrici in condizioni di salute e di malattia. Cosa importante, il lavoro ha previsto anche un importante componente traslazionale, basato sul test del potenziale terapeutico della terapia enzimatica nella celiachia.

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