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Contenuto archiviato il 2024-06-18

EUROpean consortium on NEUTralising antibodies using gp41

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Gli anticorpi neutralizzano l'HIV-1

La capacità intrinseca del virus HIV-1 di mutare ed evitare le risposte immunitarie rappresenta una sfida molto impegnativa per gli scienziati che cercano di contrastare queste infezioni. Un grande consorzio europeo sta lavorando allo sviluppo di anticorpi neutralizzanti contro l'envelope del virus HIV, per impedire il suo ingresso nelle cellule.

Attualmente, per gestire l'HIV si utilizza una terapia antiretrovirale altamente attiva (HAART) che blocca la replicazione virale nei pazienti infettati senza però riuscire ad eradicare il virus. Riuscire a bloccarne l'ingresso, quindi, sta diventando l'approccio alternativo alla prevenzione della trasmissione dell'HIV. L'obiettivo chiave del progetto 'European consortium on neutralising antibodies using gp41' (EURONEUT-41), finanziato dall'UE, è l'uso del gp41, un componente dell'envelope dell'HIV-1, per ottenere un vaccino preventivo. I partner hanno esplorato strategie alternative per lo studio dell'immunogeno, identificando due possibili candidati per le prove cliniche. Come primo passo, hanno utilizzato un modello di macaco per valutare l'efficacia protettiva dei due possibili vaccini. Utilizzando le stesse dosi e lo stesso regime di somministrazione dei farmaci applicati nella sperimentazione clinica, I ricercatori hanno rilevato livelli soddisfacenti di anticorpi IgG nel siero e risposte transitorie all'IgG a livello della mucosa vaginale. Risultati analoghi sono stati ottenuti per l'immunogeno EN41-UGR7C. La sfida con l'SHIV162P3 negli animali immunizzati permetterà di delineare l'efficacia protettiva del possibile vaccino. A livello clinico, le sperimentazioni riguarderanno l'efficacia della vaccinazione per via mucosale (immunogeno EN41-FPA2) o tramite il sangue periferico (immunogeno EN41-UGR7C). Lo studio dell'EN41-FPA2 è attualmente nella fase I: 48 volontarie sane sono state selezionate e sono attualmente sottoposte a indagini. Per quanto riguarda la modalità parenterale, il consorzio è riuscito a sviluppare l'immunogeno EN41-UGR7C in buone condizioni di prassi di produzione. Il nuovo approccio proposto dal progetto EURONEUT-41 per bloccare l'ingresso del virus HIV-1 nelle cellule è promettente per la riduzione della trasmissione sessuale del virus. Questi vaccini contro l'HIV-1 dovrebbero riuscire a ridurre in modo significativo l'impatto della pandemia di AIDS e, allo stesso tempo, potrebbero integrare altre strategie terapeutiche volte a suscitare le risposte immunitarie basate sulle cellule T.

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