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Novel Polysaccharide Modifying Enzymes to Optimise the Potential of Hydrocolloids for Food and Medical Applications

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Migliorare e rendere più economici i composti glucidici

Sono stati sviluppati nuovi enzimi in grado di modificare chimicamente i polisaccaridi. Tali catalizzatori biologici possono perfezionare gli attuali metodi di sintesi dei composti glucidici.

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I polisaccaridi sono ampiamente utilizzati in Europa in numerose applicazioni industriali, che includono i prodotti alimentari e farmaceutici. Molti di questi polimeri glucidici devono essere modificati per via chimica al fine di migliorare le proprietà di utilizzo finale. Ma i metodi utilizzati a tal scopo sono normalmente estremamente complicati, lunghi e dispendiosi. Il progetto Polymode, finanziato dall'UE, sta cercando di utilizzare gli enzimi per ottimizzare il potenziale degli idrocolloidi per applicazioni alimentari e farmaceutiche. Gli idrocolloidi sono sistemi in cui le particelle colloidali o microscopiche sono polimeri idrofili dispersi in acqua. L'obiettivo dei ricercatori di Polymode è identificare e caratterizzare gli enzimi o le proteine specializzate che la natura utilizza, per sintetizzare polisaccaridi di alta qualità. Questi nuovi enzimi possono poi essere ottimizzati utilizzando metodi di genetica molecolare di ultima generazione. Per identificare nuovi geni si sono seguiti due approcci di progetto paralleli: un approccio genomico "knowledge-based", e un approccio metagenomico ampio non affetto da errore sistematico (cioè su scala enorme). Quest'ultimo approccio si basa sull'utilizzo di campioni di terra o melma con precedenti di contatto con uno dei polisaccaridi che viene studiato, come la chitina. Il progetto Polymode ha già prodotto un enzima con una nuova combinazione di proprietà precedentemente mai descritte prima. Esso è ora in fase di studio e, se possibile, sarà protetto da brevetto prima di essere reso pubblico. Un altro gene identificato è stato trasformato (tramite ingegneria delle proteine) in uno strumento analitico per scoprire la presenza di chitosano nei campioni naturali. Il chitosano, un versatile polimero utilizzato nelle applicazioni biomediche, è ottenuto dal trattamento chimico della chitina che si trova nelle corazze di granchi, gamberi e aragoste. Altre attività stanno proseguendo all'interno del progetto Polymode sugli enzimi derivati da questi e da altri geni che i ricercatori hanno identificato. Al momento è in fase di studio la capacità di questi nuovi biocatalizzatori di creare nuovi polisaccaridi.

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