Alla ricerca di batterie ad alte prestazioni
ma anche più leggere, meno inquinanti e più piccole. A tal fine, i fautori del progetto Maheatt ("Materials for high energy accumulators in traction and tools") si sono prefissati obiettivi radicali, concentrandosi su vari aspetti della ricerca. Il cardine della loro attività ruotava intorno a materiali catodici estremamente ottimizzati che hanno dimostrato di possedere straordinari livelli di cinetica e di stabilità mediante la relativa nanostrutturazione di materiali elettroattivi (EAM). Poiché queste sostanze rappresentano attualmente il fattore limitante per la capacità di carica di batterie agli ioni di litio (Li-ion), il miglioramento di tale aspetto rende necessario uno studio parallelo delle proprietà di trasporto ottimizzate dei materiali, specialmente per quel che concerne le categorie caratterizzate da basse conduttività. Queste analisi hanno affiancato la ricerca di nuovi materiali catodici estremamente potenti e con elevate capacità. Il progetto è stato incentrato su otto diversi pacchetti di lavoro focalizzati su un'ampia gamma di aree di ricerca e sviluppo, tra cui quelle relative a materiali elettrodici, rivestimenti EAM basati su materiali porosi conduttori e flessibili, nuovi materiali oggetto di analisi comparative e un dimostratore per macchinari pesanti. Nel complesso, il progetto è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi. I materiali sviluppati nell'ambito di Manheatt hanno espresso un enorme potenziale in termini di ottimizzazione delle capacità energetiche. Gli scienziati hanno inoltre presentato numerose domande di brevetto relative agli EAM e ai metodi di sintesi. La commercializzazione di tali strumenti promette bene e il consorzio impegnato nel progetto Maheatt proseguirà la ricerca sul fronte delle batterie agli ioni di litio e contribuirà così allo sviluppo industriale europeo.